Ravenna piange Barberini, cultore della storia e cultura locale

Ravenna

RAVENNA. Si è spento a 67 anni, per una malattia che l’ha portato vi in pochissimo tempo. Pietro Barberini – bagnacavallese di nascita – è stato protagonista di rilievo della vita politica e culturale della città.

Era nato a Bagnacavallo il 24 febbraio del 1951. Per molti anni è stato funzionario e dirigente di Legacoop e del movimento cooperativo, al cui interno ha sempre portato la migliore espressione della tradizione laica e mutualistica romagnola.

Responsabile dei rapporti con la stampa per la cooperazione ravennate, comunicatore e ricercatore culturale, nelle innumerevoli iniziative di cui fu protagonista Pietro Barberini ribadì sempre con forza i valori legati all’economia e al lavoro che gli derivavano dalla sua esperienza repubblicana ed europeista.

Giornalista pubblicista, era conosciutissimo nell’ambiente dell’informazione e dell’editoria, che in lui trovava un punto di riferimento professionale certo. Aveva ricoperto, tra le altre cose, ruoli di rilievo all’interno dell’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna (Aser), il sindacato regionale dei giornalisti.

Grande appassionato di fotografia e di ciclismo lascia, come autore, alcuni volumi molto apprezzati in cui ha affrontato in modo originale la storia e i personaggi della sua terra.

È stato anche consigliere comunale per una legislatura, fino al 2001.

Il cordoglio

«I cooperatori romagnoli partecipano al dolore per la morte di Pietro Barberini, scomparso dopo avere combattuto con coraggio contro una breve quanto implacabile malattia», scrivono in una nota Guglielmo Russo, presidente Legacoop Romagna, Mario Mazzotti, direttore generale Legacoop Romagna e Lorenzo Cottignoli, presidente Federazione delle Cooperative, porgendo alla famiglia «i più sinceri sentimenti di cordoglio».

Il sindaco di Bagnacavallo Eleonora Proni esprime il cordoglio suo personale e dell’amministrazione comunale per la scomparsa di Barberini, «un bagnacavallese che con il suo lavoro di giornalista, studioso, saggista e cooperatore ha dato tanto al nostro territorio, che amava molto e alla cui conoscenza ha contribuito in maniera importante attraverso la ricerca e l’impegno».

Il Pri di Ravenna «piange la scomparsa dell’amico fraterno Pietro Barberini. Da sempre repubblicano, entrò giovanissimo nella Fgr di cui fu segretario provinciale e vice nazionale. Stimato dirigente di partito, venne eletto consigliere provinciale nel 1983. Attualmente, oltre che membro delle direzioni provinciale e comunale, era soprattutto il direttore de La Voce di Romagna. Con lui se ne va un uomo retto, leale e onesto. Una persona perbene che sapeva portare nell’impegno politico il valore della sua grande cultura e della sua vivace intelligenza. Fu repubblicano autentico, coerentemente mazziniano nei valori e lamalfiano nella concezione della politica. Una coerenza che non tradì mai in ogni ambito della sua esistenza: come cooperatore, come politico, come uomo di cultura e come amico. Con le bandiere abbrunate i repubblicani di Ravenna si stringono intorno alla moglie Novella, con affetto e partecipazione».

Anche Trail Romagna condivide il lutto per la scomparsa di un «amico fraterno: «Pietro, ispiratore e guida infaticabile dei nostri percorsi acquiferi lascia un vuoto incolmabile, ma anche uno stimolo a seguire il suo esempio, la sua leggerezza, la sua profondità».

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