Cervia, raccolta del sale con meno quantità ma ottima qualità

Cervia

CERVIA. E’ partita ieri la raccolta del sale, che però non raggiungerà il quantitativo record dell’anno scorso, quando se ne produssero 150mila quintali. Pioggia e umidità hanno infatti condizionato questa campagna salifera, con una stratificazione inferiore rispetto all’anno precedente.

La “cavadura” 2018 si prospetta però di ottima qualità, con il cloruro di sodio (99 per cento) a recitare la parte di protagonista, rendendo appunto il sale di sapore “dolce”. A guadagnarci sarà il prestigio dell’oro bianco cervese, presente ormai sulle tavole di tutto il mondo, e adottato dai migliori chef.

La raccolta durerà circa tre settimane, ma nell’aia degli stabilimenti di via Salara se ne cominciano già a vedere i primi risultati. Il trenino fa spola con i bacini, trasportando chicchi che al sole diventano sempre più lucenti. Una volta depositato e lasciato essiccare, il sale nuovo viene lavato con acqua ad alto grado salino, per essere poi impacchettato e messo sul mercato.

«L’esperienza maturata in questi anni, assieme alle condizioni meteo e ai consigli di chi ci ha preceduto – afferma il presidente della Parco salina Giuseppe Pomicetti –, ci ha consento di migliorare sempre più. La cavadura è il momento più importante dell’anno, ma noi lavoriamo 365 giorni per essere pronti. Un altro obiettivo è quello di mantenere inalterato l’equilibrio ambientale delle saline. Per le operazioni di questi giorni sono impegnate circa 20 persone».

Nel frattempo sono in vendita i tre sali della raccolta 2017: quelli grosso e medio-fino, insieme all’integrale della riserva “Camillone”.

I turisti possono assistere al processo produttivo, grazie alle escursioni guidate promosse dal Centro visite. 

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