Rubato il pallone commemorativo dalla targa del 12enne travolto a Pinarella

Rimini

CERVIA. La targa sfregiata, con il pallone da calcio commemorativo rubato. Così i familiari di Alessandro Giorgi, il ragazzino di 12 anni travolto e ucciso il 24 giugno 1988 a Pinarella, hanno trovato il luogo della memoria, inaugurato appena tre anni fa. A lanciare l’appello è stato il fratello, Mirco, in uno sfogo affidato alla pagina Facebook “sei di Cervia se”. Il furto è avvenuto proprio dall’altarino posizionato nella rotonda davanti al ristorante Luciano, in prossimità del punto in cui 30 anni fa Alessandro Giorgi fu travolto. Il pallone da calcio a corredo della targa era stato posizionato dal sindaco Luca Coffari nell’area verde tra viale Titano e viale Emilia, e ricordava una delle grandi passioni del 12enne, il calcio, che praticava con la divisa del Pinarella.

L’appello del fratello

«Chiunque possa aiutare contatti me o qualcuno del Comune per riportare il tutto al suo posto - scrive il fratello -. Alle persone che si sono rese autori di questa bravata non auturo niente perchè meritano solo indifferenza, perché non hanno valore, non hanno educazione». Raggiunto al telefono, racconta la storia del pallone sottratto: «Era un manufatto di una quindicina di chili che avevamo messo inizialmente nella tomba di Alessandro. Poi abbiamo deciso di spostarla ai piedi della targa commemorativa». I familiari promettono che nei prossimi giorni avviseranno le forze dell’ordine: «Mia sorella - prosegue Mirco - nel frattempo sta parlando con i titolari delle attività commerciali della zona, per vedere se ci sono telecamere che possono aver immortalato i responsabili».

A volerla erano state 725 firme

Il giorno dell’inaugurazione, oltre al sindaco Coffari, erano presenti nel punto della tragedia i rappresentanti dell’associazione Antichi sapori di Romagna, Sagra della seppia, oltre ai familiari, agli amici storici e a numerosi cittadini. Avevano partecipato alla cerimonia anche gli studenti della scuola elementare “Deledda”. Le firme a favore della targa commemorativa erano arrivate addirittura a quota 725. 

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