Il Comune di Cervia mette all’asta la gestione della Casa delle farfalle

Cervia

CERVIA. Il Comune mette all’asta la "Casa delle farfalle & Co", ma la sua concessione slitta da agosto a novembre. «L’interruzione del servizio sarebbe stata inopportuna in questo mese – sottolinea la Giunta –, nel quale si registrano le maggiori affluenze. Pertanto è meglio provvedere alla proroga del contratto, per garantire la regolare continuazione delle visite, promuovendo l’evidenza pubblica il 4 novembre. A chiusura quindi avvenuta della struttura». 

L’affidamento al nuovo gestore è previsto per il periodo che va dal 15 novembre del 2018 alla stessa data del 2024, con un canone fisso di 8.000 euro l’anno. «L’Amministrazione comunale intende proseguire nell’incentivazione del turismo scolastico – si legge nella delibera –, legato alla costruzione di percorsi didattici e alla conoscenza dell’ambiente, anche per valorizzare questo patrimonio. Le attività svolte hanno raggiunto importanti risultati, con particolare riferimento alle farfalle e agli insetti; indicatori questi, fra l’altro, di un equilibrio che suscita interesse non solo dal punto di vista scientifico. Infatti, tale sede movimenta flussi di potenziali visitatori, affascinati da questo mondo in perenne riproduzione. Permane dunque l’obiettivo di diffondere una cultura attenta alle tematiche ambientali, alla valorizzazione delle risorse naturali, e in sintonia con una scelta di sviluppo sostenibile».

La Casa delle farfalle era stata concessa per 7 anni nel 2002 alla cooperativa Atlantide, mentre il rinnovo del contratto è poi avvenuto per 6 anni a seguito di una procedura concorsuale, e successivamente con determina dirigenziale. La struttura è stata realizzata nello spazio dell’ex vivaio comunale, con la dicitura di “Centro permanente di educazione ambientale”.

Per la sua assegnazione la apposita commissione terrà conto della varietà del programma offerto, della durata dell’apertura e della capacità di coinvolgere il pubblico. Inoltre si guarda alle realtà associative e istituzionali del territorio, come soggetti da coinvolgere nel futuro progetto, per realizzare eventi “finalizzati allo sviluppo locale”. Il nuovo gestore dovrà farsi carico delle migliorie alle attrezzature, ai locali e agli arredi.

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