Sorpresi a spacciare a Ravenna, ammettono di avere della droga. Ma poi scoprono che era bicarbonato
È così che da un banale equivoco è scaturita una lite violenta, fatta di insulti e minacce, che ha costretto i vigili ad arrestare il giovane per resistenza a pubblico ufficiale.
Le minacce
L’episodio è avvenuto lunedì poco prima delle 13, quando Castaldi, oramai già identificato, ha iniziato a minacciare gli agenti dicendogli: «ve la faccio pagare, vi faccio male, non sapete chi sono io. Vi ammazzo, vi spacco la faccia, vi aspetto senza divisa, chi cazzo siete, non mi potete toccare, qui fuori comando io». Ma è proprio una volta arrivati al comando della polizia municipale di Ravenna che la situazione è trascesa.
L’escalation
L’uomo ha infatti continuato a comportarsi in modo arrogante, insultando e minacciando il personale della municipale che lo aveva chiuso nella cella all’interno del comando. In una sorta di moto di protesta, Castaldi ha persino gettato a terra il pranzo che gli era stato procurato e ha tentato di rompere il lavandino della cella.
A quel punto ha deciso di provare a intervenire direttamente il comandante Andrea Giacomini, che per tutta risposta ha però ricevuto nuove minacce. «Apri la porta ed entra qui dentro che ce la vediamo tra noi due – gli avrebbe detto – quando esco di qui ti aspetto fuori. Ti taglio la gola. Neanche nove persone sono state in grado di fermarmi».
La “droga”
All’arrivo del fratello di Castaldi al comando, la situazione è però quasi diventata surreale. Il parente, che si trovava agli Speyer insieme a lui, senza che nessuno gli chiedesse nulla direttamente ha infatti ammesso che i due avevano nascosto della droga nella zona e che per di più avevano rubato un motorino. Quest’ultimo, dopo essere stato recuperato in via Magazzini Posteriori, è stato restituito al legittimo proprietario. Mentre per quanto riguarda lo stupefacente, dopo le parole dell’uomo gli agenti si sono nuovamente recati sul posto insieme a lui, trovando sotto un cespuglio 14 dosi di polvere bianca già confezionata.
La sorpresa
Una volta sequestrato il prodotto sono scattate le analisi, che hanno permesso di appurare come in realtà non si trattasse di cocaina, ma bensì di semplice bicarbonato. Al momento sono in corso accertamenti per capire se i due avessero acquistato le dosi pensando che fossero droga, o se al contrario fosse loro intenzione “truffare” qualche assuntore. Nel frattempo ieri mattina il giudice ha convalidato l’arresto di Alessandro Castaldi, difeso dall’avvocato Barbara Amaranto, oltre a vietargli l’ingresso a Ravenna senza autorizzazione.