Brucia lo stipendio nei videopoker e minaccia di morte la madre, arrestato 30enne di Marina di Ravenna

RAVENNA. «Io adesso me ne vado, ma quando tornerò taglio la gola a te e a tutta la tua famiglia». Sono le minacce di un figlio 30enne alla madre 51enne, arrivate al culmine di un pomeriggio fatto di violenze verbali e fisiche.

L’uomo è stato arrestato nella tarda serata di martedì dalla polizia e ieri mattina è comparso davanti al giudice per la convalida dell’arresto. E adesso dovrà rispondere di lesioni personali aggravate.

La discussione tra mamma e figlio era iniziata nel tardo pomeriggio, quando per l’ennesima volta la donna gli aveva chiesto di contribuire con 100 euro al mese per il mantenimento della famiglia, divenuto più complesso da quanto il padre se ne era andato di casa. Le richieste della madre hanno fatto salire l’ira del 30enne, che dopo le prime invettive verbali sarebbe passato ai fatti, aggredendo fisicamente la donna. Stando alle testimonianze raccolte dagli agenti accorsi sul posto, in seguito alla telefonata arrivata dalla 51enne spaventatissima, il figlio l’avrebbe prima spinta contro il muro e poi strattonata talmente forte da strapparle via una ciocca di capelli.

Problemi di ludopatia

Alla base dell’aggressione ci sarebbe appunto una questione di soldi. Ossia quei 100 euro che la donna chiederebbe ogni mese al figlio per contribuire dentro casa. Ai poliziotti l’uomo avrebbe detto di essere impossibilitato, in quale momento, a dare il denaro alla madre perché il datore di lavoro ancora non lo aveva pagato. Secondo il racconto reso in questura dalla 51enne, invece, il motivo della continua mancanza di risorse economiche del figlio sarebbe da attribuire a un suo presunto problema di ludopatia, che si tradurrebbe in particolare nel “bruciare” buona parte dei soldi alle slot machine. Il 30enne in passato era infatti stato in cura anche al Sert, per problemi sia legati al gioco d’azzardo che alla droga. Ma sembrava esserne uscito. Così però non sarebbe secondo la madre, che aveva denunciato il figlio anche una 20ina di giorni prima sempre in seguito a un’aggressione. Violenze che, in realtà, andrebbero avanti da anni, ma che la donna non avrebbe mai denunciato prima per evitare problemi al figlio.

L’arresto

All’arrivo degli agenti, l’uomo si è dimostrato subito agitato e poco incline a trovare un accordo. I poliziotti hanno infatti tentato più volte di convincerlo a trascorrere la notte fuori casa, ma trovando sempre risposte negative. Alla fine è stato quindi richiesto l’intervento del padre del 30enne. Varcata la soglia di casa, tra padre e figlio è nata subito una discussione, terminata con uno scatto d’ira sempre del ragazzo che ha scaraventato via una sedia. Nonostante ciò il padre si era reso disponibile a ospitare il figlio per la notte. Ma proprio mentre stava uscendo di casa, il 30enne si è voltato e ha minacciato di morte la madre. Minaccia terminata con la frase «ti ammazzerò» e il gesto del taglio della gola. Davanti a quelle parole i poliziotti non hanno però più lasciato andare liberamente il ragazzo e, su disposizione del pm di turno Stefano Stargiotti, lo hanno arrestato.

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