Riqualificazione dei capanni, Consiglio comunale di Ravenna unanime per la semplificazione

Ravenna

RAVENNA. Rimane fra i temi più dibattuti di questi ultimi anni dal consiglio comunale e una materia spinosa per i titolari dei tradizionali capanni da pesca. La famigerata procedura per la riqualificazione degli storici manufatti cambia ancora dopo l’ultima seduta del consiglio comunale prima della pausa estiva. E la parola d’ordine è semplificazion e almeno per coloro che fanno della manutenzione ordinaria e non interventi edilizi veri e propri.

Ad annunciarlo con soddisfazione è il capogruppo di LpRa, Alvaro Ancisi, dopo che l’atto di indirizzo per la semplificazione è stato approvato all’unanimità.

Conformità

In futuro non sarà chiesto ai capannisti di attivare una pratica edilizia, così spiega Ancisi, per le riqualificazioni che non richiedono opere vere e proprie di ricostruzione o rifacimento, ma solo interventi di manutenzione classificabili come ordinari. In questi casi sarà sufficiente attestare la conformità al regolamento capanni nei modi indicati dagli uffici comunali «con chiarezza e in modo univoco». Le maggiori difficoltà incontrate dai capannisti in questi anni dall’approvazione del regolamento per la riqualificazione, sono sempre state di natura burocratica e l’accusa più frequente mossa al Comune era quella di aver uniformato in tutto e per tutto le procedure autorizzative per i capanni alla grande materia urbanistica, come se i manufatti di valle o sui fiumi fossero vere e proprie abitazioni assoggettate alla normativa vigente.

Dall’entrata in vigore del regolamento le richieste di legittimazione dei capanni sono state 26 nel 2015, 48 nel 2016, 94 nel 2017 e 53 al 30 giugno 2018; mentre le istanze di riqualificazione una nel 2016, 2 nel 2017 e 12 al 30 giugno del 2018.

Storia breve

«Il 10 luglio scorso – scrive Ancisi – il consiglio comunale aveva approvato all’unanimità la modifica al regolamento capanni da pesca e da caccia, che stabilisce la proroga di un anno, fino al 31 luglio 2019, per la presentazione dei progetti di loro riqualificazione. Non si era invece trovato un accordo tra maggioranza e opposizione sull’Atto di indirizzo per la semplificazione delle procedure di effettiva riqualificazione dei capanni nelle zone naturalistiche».

Quello che finora era un parere espresso a voce dai dirigenti comunali infine diverrà una procedura. E ancora: «Come già definito dai regolamenti sia dei capanni che delle concessioni, la riqualificazione può essere effettuata con interventi di manutenzione ordinaria e l’atto di indirizzo invita la giunta comunale a dare mandato agli uffici di definire chiaramente le modalità idonee a certificare l’avvenuta riqualificazione, qual è la manutenzione ordinaria, indicando anche, a tutela dei capannisti stessi, quali eventuali asseverazioni produrre allo scopo di attestarne la conformità. In tal modo sarà concessa a chi attesterà che il proprio capanno è conforme al regolamento ogni prevista premialità».

La comunicazione di fine lavori per i capannisti viene spostata al 31 agosto 2021.

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