Minacce razziste ai bambini: il caso arriva in Procura

Ravenna

RAVENNA. Il caso dei bambini aggrediti verbalmente alla Rocca Brancaleone giunge in Procura. Dalla segnalazione effettuata dagli educatori dei bimbi del Cre di Città Meticcia oggetto, per due volte negli ultimi giorni, di intimidazioni razziste la polizia municipale ha infatti tratto un'informativa che verrà depositata presso l'autorità giudiziaria. Il duplice evento era stato denunciato sui social da uno degli educatori, Matteo Cavezzali. Ora però è anche la politica a occuparsi di questi fatti inquietanti. In particolare del primo in ordine cronologico che ha visto un uomo, non identificato e con in mano un coltello da tavola, strepitare alterato nei confronti di un gruppo di bambini urlando al loro indirizzo frasi come «tornate al vostro Paese» e «vi ammazzo tutti». Il Partito democratico, infatti, a firma del capogruppo Fabio Sbaraglia, ha presentato un question time che verrà discusso nella prossima seduta del Consiglio comunale. Il tutto in reazione a quello che il Pd considera un «gravissimo atto di razzismo. Si tratta di fatti isolati ma che richiamano alla memoria altri episodi di intolleranza che stanno dilagando nel nostro Paese. A chi aizza questo clima e ci specula politicamente noi continueremo a contrapporre politiche di inclusione e apertura in collaborazione con le tantissime realtà e associazioni attive sul nostro territorio. Ravenna è e resterà una città accogliente». Nel dispositivo, il consigliere comunale di maggioranza chiede al sindaco e alla Giunta quali modalità ritiene di adottare «perché questi fenomeni siano marginalizzati, contenuti e laddove si presentino profili criminali vengano repressi». Nel testo poi si chiede anche «un'azione efficace sul piano culturale», in un ambito dove si sono già verificati «episodi balzati agli onori delle cronache - ricorda Sbaraglia – come il violento post razzista scritto sui social contro una partoriente e la sua famiglia all'ospedale Santa Maria delle Croci e le minacce avanzate nei confronti dell'ex deputato ravennate Andrea Maestri a seguito di una sua presa di posizione proprio contro affermazioni discriminanti utilizzate pubblicamente da politici della Lega». (an.ta.)

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