Ladri scoperti aggrediscono i residenti, ma fuggendo fanno a pugni tra loro

Ravenna

RAVENNA. Da ubriachi hanno deciso di rubare tra i cortili delle abitazioni di Marina di Ravenna. Finché, scoperti, hanno affrontato due residenti per riuscire a scappare, trasformando il furto in tentata rapina. Infine, anziché defilarsi, si sono messi a fare a botte tra loro: uno accusava l’altro di averlo derubato dell’orologio in realtà smarrito nel cortile dal quale erano fuggiti. E così per due giovanissimi che da poco si sono affacciati alla maggiore età, è scattata una denuncia per tentata rapina in concorso, alla quale si è aggiunta la sanzione per il reato di ubriachezza.

La tentata rapina

La coppia di delinquenti in erba - un 19enne di origini russe ma cittadino italiano e un ragazzo ravennate divenuto 18enne a fine giugno - è entrata verso le 4.30 del 16 luglio nel giardino di un’abitazione in viale Trieste per rubare tre biciclette. Un colpo rumoroso a sufficienza da svegliare un turista che, scendendo in giardino, si è accorto del furto e che, da un gazebo di un’abitazione confinante, provenivano rumori sospetti. Così si è avvicinato, e mentre nel frattempo un altro residente lo aveva raggiunto, ha intimato ai due ragazzini di uscire. Nel cercare la fuga ne è nata una colluttazione. Al grido di «vieni avanti vecchio che ti faccio vedere», i giovani si sono scagliati contro chi gli sbarrava la strada per scappare E una volta fatto cadere a testa uno dei due residenti lo hanno preso a pugni. Nella colluttazione l’orologio d’oro che il 18enne aveva al polso, così come la cinghia della tracolla del compare, sono cadute a terra.

Le botte tra i due ladri

È stato proprio mentre le Volanti della polizia di Stato stavano arrivando che alla centrale operativa è giunta un’altra chiamata per segnalare che in via Pisacane due ragazzini si stavano picchiando. Una pattuglia si è quindi spostata. Presto svelate le ragioni del diverbio: il più giovane accusava l’altro di avergli sottratto l’orologio. Così, quando gli agenti hanno mostrato l’oggetto recuperato pochi minuti prima nel giardino, non ha esitato a riconoscerlo come suo, di fatto ammettendo la sua complicità nella rapina.

Essendo passati almeno quaranta minuti dal furto precedente, entrambi i ragazzi, incensurati, sono stati denunciati a piede libero per tentata rapina in concorso.

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