Calci, pugni e schiaffi in stazione: capotreno minacciata, viaggiatore ferito

Lugo

LUGO. Si ribellano alle disposizioni impartite dal capo treno, causano una rissa in stazione dove volano calci, pugni e schiaffi che coinvolgono anche un viaggiatore intervenuto a difesa del pubblico ufficiale in servizio. L’ennesimo episodio di violenza in ambito ferroviario è successo mercoledì pomeriggio intorno alle 18 in stazione a Lugo, dove sono intervenuti i carabinieri che hanno tratto in arresto per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale un 20enne marocchino e denunciato un suo connazionale di 17 anni. Alla scena da far west hanno assistito molti testimoni.

Urla, offese e minacce

«Sono scesa insieme ad altri passeggeri dal treno proveniente da Bologna – racconta una signora –. Sullo stesso marciapiede, ma sull’altro binario era fermo un secondo treno in partenza, credo verso Bologna. Tutti ci siamo girati nel sentire le urla del capo treno di quel convoglio, una ragazza alle prese con due giovani che volevano salire con le biciclette, senza biglietto. Lei diceva: “State giù, non potete salire”, mentre loro la offendevano pesantemente, urlandogli contro e minacciandola in modo inaudito. A quel punto a difesa della capotreno è intervenuto un ragazzo che si trovava sul marciapiede: “Hai bisogno?” ha chiesto alla ragazza, avvicinandosi alla scena. I due si sono distratti un attimo in modo da consentire la chiusura delle porte e la partenza del treno».

Sassi e sangue

La coppia di marocchini se l’è quindi presa con colui che era intervenuto a difesa. Sono andati ancora di più in escandescenza: una bicicletta è volata contro i passeggeri a terra, poi sui binari.

«Qualcuno mi ha tirata per un braccio, se no mi avrebbe colpito – continua la testimone –. Ha perfino sfiorato una carrozzina con un bambino. Loro hanno tirato sassi presi tra i binari e la bici è stata scagliata sulle rotaie tra gli insulti». Il difensore è stato brutalmente percosso: «Uno de due gli è letteralmente saltato addosso – prosegue – colpendolo con una raffica di pugni, graffi, calci lasciandolo con il volto sanguinate e tumefatto. Un episodio di una violenza mai vista».

Catturati

Intanto la bici gettata sulle rotaie era diventata un pericolo per un treno che stava arrivando: «Infatti è uscito il capostazione ed è stata rimossa in tempo». Nella confusione qualcuno ha chiamato il 112 e tre gazzelle si sono prontamente portate in stazione. Dove i due sono stati presi.

Troppi rischi per i lavoratori

Il far west nelle stazioni e sui treni ha mobilitato il consigliere regionale della Lega, Andrea Liverani, che ha presentato un’interpellanza.

«Credo che chi lavora debba farlo in maniera sicura e tranquilla – afferma – senza il rischio di ricevere insulti o botte da parte di nessuno». In questo caso «se non ci fosse stato l’intervento di un passante, la capotreno se la sarebbe vista brutta».

E commenta: «È preoccupante la condizione in cui devono lavorare i dipendenti delle Ferrovie, sempre a rischio e poco tutelati, impossibilitati dal reagire o in difficoltà contro persone che non hanno nulla da perdere. Sono ormai quotidiani i racconti di capotreni minacciati e picchiati, la situazione non è più tollerabile. Vanno stanziati fondi per la sicurezza, va garantita una maggiore presenza delle forze dell’ordine, messa in condizione di intervenire immediatamente in casi di emergenza. Attendiamo che la giunta e la maggioranza si esprimano».

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