Si schianta in camper, la municipale gli trova 90 grammi di cocaina

Ravenna

RAVENNA. Era sembrato un banale incidente stradale. Un camper finito nel fosso lungo la via Dismano, fortunatamente senza feriti. Poi però, dal mezzo è uscito il conducente, scalzo, in mutande e canottiera, frastornato non tanto per lo schianto fuori strada, quanto piuttosto per la cocaina appena consumata. Una dose a cui si sommavano altri 90 grammi nascosti nell’abitacolo, in mezzo alle confezioni di cibo per il cane che aveva con sé.

Così, nella tarda mattinata di sabato non è bastato l’intervento del 118 per soccorrere Yuri Turci, 42enne di Cesena. L’uomo, dopo essere stato portato in ospedale in ambulanza sotto la costante osservazione di un medico salito a bordo, è stato poi arrestato dalla polizia municipale. Ieri è comparso in tribunale a Ravenna davanti al giudice Beatrice Marini che ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.

Saranno le analisi a chiarire il grado di purezza (a un primo sguardo molto elevato) della droga rinvenuta nel camper. Il 42enne - che ieri in aula, difeso dall’avvocato Antonio Baldacci, ha scelto di rispondere alle domande del vice procuratore onorario Annalisa Folli - era tornato in Italia dalla Colombia lo scorso settembre: «Vivo là dal 2012 e gestisco una gelateria - ha spiegato - ero tornato per vendere una casa e sarei ripartito a novembre subito dopo il rogito». Nel frattempo aveva incassato la caparra del preliminare di vendita. «Mi hanno dato 5mila euro - ha precisato - e con quei soldi ho comprato i 90 grammi di cocaina». Un quantitativo elevato, ha ammesso cercando di convincere il giudice che il fine non era lo spaccio: «Mi sono fatto prendere la mano perché in questo periodo qua costa poco. Sono un tossicodipendente, la volevo consumare quasi tutta io, magari darne un po’ a qualche amico».

Sarebbe andata liscia se sabato, a pochi metri dall’aeroporto La Spreta non avesse perso il controllo del camper. I sospetti sulle condizioni dell’uomo si sono fatti più forti quando il 42enne ha iniziato a insistere affinché il cane che aveva a bordo salisse sull’ambulanza. Il nervosismo è salito ancor di più non appena l’uomo si è impuntato per fare salire in ambulanza anche il cane che aveva con sè nel camper. Finché, una volta arrivati gli agenti della municipale, non sono sbucati anche i 90 grammi di cocaina nascosti fra le crocchette. Ormai scoperto, l’uomo ha deciso di distruggere anche il proprio telefono cellulare; gesto motivato ieri in aula: «Le persone da cui ho acquistato la droga - ha spiegato - è gente pericolosa, non voglio problemi per la mia famiglia». Nei suoi confronti il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere in attesa dell’udienza in abbreviato richiesta dal difensore, prevista per luglio.

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