La bimba col diabete torna all’asilo: maestre disposte a fare le iniezioni

Ravenna

RAVENNA. Da lunedì prossimo la bimba di quattro anni affetta da diabete mellito di tipo 1 potrà fare ritorno nella sua scuola e abbracciare i suoi compagni. Dopo i grandi timori dei giorni scorsi, ieri finalmente è arrivata la buona notizia: le maestre, di concerto con i genitori della piccola, hanno trovato una soluzione che permetterà alla bambina di continuare a frequentare la stessa scuola materna. E’ così scongiurato il trasferimento in un altro plesso scolastico, sempre in territorio cervese.

«Siamo felicissimi per quanto si è riusciti a ottenere – racconta il padre -. Nostra figlia potrà riabbracciare le sue amichette . E’ un passo importantissimo per affrontare la sua malattia con maggiore serenità. Torniamo alla normalità, ai giochi e al tempo passato assieme ai coetanei. Mia figlia è contentissima. Era molto preoccupata dall’ipotesi di dover cambiare scuola. Proprio ieri pomeriggio mi aveva raccontato dei suoi timori. L’eventuale passaggio in una nuova classe la spaventava molto. Adesso è arrivata la svolta ed è al settimo cielo».

Gli ostacoli sono stati rimossi grazie alla disponibilità di maestre e genitori. «Inizialmente saremo la mamma ed io ad affiancare le maestre nelle somministrazioni dell’insulina - racconta il padre -. Bisogna adottare qualche semplice accortezza e nei primi tempi saremo vicini alle maestre in modo che il meccanismo venga acquisito al meglio. Dopo questo primo momento di accompagnamento, si procederà a una progressiva presa in carico da parte delle maestre per la somministrazione dei farmaci necessari». La soddisfazione dei genitori è evidente. In questo momento delicato della propria vita, la bambina non vedrà stravolgersi ulteriormente le abitudini e potrà contare sulle solide amicizie che si sono create a scuola. Il desiderio di aiutare la piccola ha avuto dunque la meglio sui timori iniziali delle maestre di non essere all’altezza dei nuovi compiti. «Ripartiamo da questa bella notizia – conclude il padre -. Per nostra figlia le amiche saranno un alleato in più contro la malattia».

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