Non paga gli alimenti dopo la separazione: padre va in carcere
I fatti
La storia ha inizio nel 2010 a Mantova quando, in seguito alla separazione con l’allora convivente, al 43enne era stato imposto l’obbligo di versare mensilmente una quota per garantire il sostentamento della ex e del figlio. Dovere al quale l’uomo non si era mai attenuto, sottraendosi soprattutto al mantenimento per il figlio minorenne, così come fissato in sede di separazione. Così l’ex compagna aveva deciso di denunciarlo. Per questi episodi il tribunale di Mantova aveva emesso nel novembre del 2014 una condanna a nove mesi di reclusione, a cui erano stati aggiunti anche 900 euro di multa. Sentenza alla quale l’uomo aveva fatto ricorso in Appello, per poi rivolgersi infine alla Corte di Cassazione.
Trascorso l’iter e giunto l’ultimo grado di giudizio, nel febbraio di quest’anno era stato provvisoriamente affidato in prova ai Servizi sociali. Ma sabato scorso è sopraggiunta la decisione dell’ufficio Esecuzioni penali del tribunale di Mantova, che ha disposto la revoca dell’affidamento in prova provvisorio, disponendo la carcerazione immediata. Per questo gli agenti della squadra Mobile si sono presentati nella abitazione del 43enne e dopo le formalità di legge lo hanno accompagnato in carcere a Ravenna dove resterà fino al primo dicembre di quest’anno.
La nuova legge
La disposizione arriva alla luce dell’articolo 570 bis del codice penale, previsto dal decreto 21/2018 che prevede il carcere fino a un anno o una multa fino a 1.032 euro per l’ex coniuge che si sottrae all’obbligo di pagare quanto pattuito in sede di separazione o divorzio in favore dell’altro coniuge e dei figli.