Addio al maestro degli albergatori Terenzio Medri

Cervia

CERVIA. È morto sabato notte Terenzio Medri, uno dei maestri dell’industria alberghiera, in attività a Cervia già negli anni ’60. Era nato a Cesena il 22 marzo 1946 e da tempo combatteva con grande forza e coraggio contro una grave malattia. Non si era mai arreso, tanto che lo scorso 25 aprile aveva partecipato al Premio cinque stelle, sedendo al tavolo di Confcommercio.

Ma la situazione è precipitata venerdì scorso, quando la figlia Barbara ha postato su Facebook le sue gravi condizioni. Tutta la città ha espresso sulla pagina del social il proprio incoraggiamento, evidenziando una volta di più il sincero affetto di cui godeva Terenzio, ma non è servito. Ora tante persone sono in lacrime, perché il suo volto sorridente e la sua grande vena di ottimismo sono scomparsi per sempre.

«Siamo rimasti profondamente addolorati per la scomparsa di Terenzio – afferma il sindaco Luca Coffari –. La sua attività politica e associativa ai vertici locali e regionali di Ascom e Confcommercio è sempre stata di stimolo e riferimento per le scelte turistiche e imprenditoriali della nostra città. Un uomo che, grazie al suo impegno, alla determinazione e alla lungimiranza ci ha insegnato che nel turismo bisogna sempre guardare avanti ed essere innovativi, regalandoci fino all’ultimo preziosi consigli. Con l’iniziativa Cervia la spiaggia ama il libro di cui è stato promotore e sostenitore – aggiunge –, ha lanciato un importante messaggio culturale, sensibilizzando alla vacanza non solo come momento di divertimento, ma anche di piacevole lettura e riflessione. Fino all’ultimo è sempre stato presente nella nostra comunità e si è dedicato con passione e determinazione alla sua attività; da sottolineare la straordinaria riservatezza e dignità nell’affrontare la sofferenza».

L’attività e l’impegno

Era titolare dell’hotel K2 dal 1978, dove aveva ospitato tanti volti noti del mondo della politica, dello spettacolo e dello sport. Ma il suo impegno comprende anche varie cariche, fra cui la presidenza degli albergatori Ascom, prima, e di Confcommercio poi, di cui è stato pure vicepresidente provinciale. Inoltre ha gestito dal 1989 al 1999 l’hotel Casali di Cesena e la ristorazione del Grand hotel di Cervia. Oltre tutto, era diventato presidente dell’Associazione mondiale sommelier, dopo esserne stato promosso professionista nel 1977.

La sua battaglia per agevolare il flusso estero – incentivando il trasporto aereo – è stata instancabile, come pure ha invitato senza risparmio di energie gli albergatori all’innovazione. La sua ultima intervista al Corriere, datata pochi giorni fa, guardava ai Condhotel come «una grande opportunità».

Il ricordo di De Pascale

Tantissima gente ora ricorda “l’amico”. «E’ stato uno dei protagonisti assoluti del turismo italiano degli ultimi anni – dice Michele De Pascale –: ha rappresentato gli albergatori e gli imprenditori con competenza e passione. Ha inoltre giocato un ruolo fondamentale nella stesura della legge 7 sul turismo, scritta di fatto a 4 mani con l’allora assessore Vasco Errani. Il suo pensiero ha contribuito a cambiare radicalmente l’offerta turistica della riviera romagnola, valorizzando le relazioni con l’enogastronomia di qualità, il patrimonio e l’offerta culturale, l’ambiente. Grandissimo è stato il suo amore per Cervia, che ogni anno al termine della stagione attendeva la sua relazione in qualità di presidente degli albergatori. A me come a tutti noi mancherà moltissimo». Il funerale sarà celebrato domani alle 10.30 a Cervia.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui