Ladri a caccia di armi lanciano l’armadio blindato dal terrazzo

RAVENNA. Al passaggio del treno hanno sentito prima un vetro rompersi, poi un boato che non aveva nulla a che fare con il suono dei vagoni sulle rotaie. Somigliava piuttosto all’impatto di un pesante mobile di metallo contro il cemento. Così era. Per la precisione un armadietto blindato, che dopo aver infranto la finestra veniva lanciato giù dal balcone al secondo piano. Così, domenica sera al civico 48 di via Aniene tutti i condomini si sono affacciati ai terrazzi per vedere che cosa stesse accadendo. E raccontano di due, forse tre persone, impegnate ad aprire il mobile di sicurezza appena scardinato dall’appartamento di uno dei residenti, per cercare di rubare le armi contenute all’interno.

Le armi

Pare che i ladri siano entrati a colpo sicuro, cercando specificatamente i cinque fucili e le due pistole custoditi nell’armadietto, con tanto di coltelli e munizioni. Tutte armi di proprietà di un pensionato, ex autista per l’Intendenza di finanza, che vive assieme alla moglie nella palazzina. Una posizione strategica, quell’appartamento, per i malviventi: l’edificio si trova infatti a un passo da un asilo e confina sul retro con la ferrovia. Così, attorno alle 22, approfittando dell’assenza dei proprietari, sono entrati nell’area cortilizia scavalcando la recinzione che dà sulle rotaie, quindi hanno raggiunto il terrazzo al secondo piano arrampicandosi per i tubi del gas. A quel punto si sono dati alla ricerca delle chiavi per aprire la cassaforte, fissata alla parete in uno stanzino a sua volta chiuso. Non trovandole, hanno deciso di sradicare il contenitore dal muro trascinandolo fino al piccolo terrazzo. E a quel punto lo hanno lanciato da oltre 6 metri, provocando un gran frastuono con l’impatto al suolo. Tentativo inutile, perché non solo l’armadietto ha retto, lasciando però come segno dell’urto un vistoso buco nell’asfalto, ma anche perché di lì a poco i vicini hanno guardato fuori dalla finestra.

Le urla

I primi ad accorgersi del tentativo di furto sono stati i residenti degli appartamenti confinanti alle stanze del furto. Che una volta visti gli intrusi hanno iniziato a gridare. Uno dei malviventi era ormai già sceso, mentre l’altro, ancora in casa, si è avventurato in un salto giù dal terrazzo. C’è chi l’ha visto zoppicante, mentre assieme al complice cercava di gettare la cassaforte oltre la recinzione della ferrovia. Li hanno poi visti proseguire il tentativo di aprire il contenitore delle armi a ridosso dei binari. C’è chi dice di averli sentiti parlare una lingua straniera. Sono passati pochi minuti prima che desistessero dandosi alla fuga, prima che sul posto arrivasse la polizia.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui