Il San Rocco Faenza vince il Torneo di tiro incrociato alla fune

Lugo

LUGO. E’ stata una festa molto riuscita quella che la Pro loco ha organizzato al parco del Tondo, per celebrare i suoi 50 anni. Lo staff dell’associazione, composto da un buon numero di volontari, e con la collaborazione della Pubblica Assistenza, ha mandato in scena la rievocazione dopo mezzo secolo della grande gara di tiro incrociato alla fune tra i quattro rioni cittadini che l’allora neonata Pro loco (il primo vagito fu il 18 giugno 1968) bandì il 26 aprile 1969 abbinandolo ad una spettacolare gimkana motociclistica notturna rionale.

Quattro le squadre in gara, ognuna in rappresentanza di un rione di Lugo, che si sono date battaglia a colpi di braccia e di muscoli per portare dalla propria parte la grossa fune e soprattutto la Caveja che faceva bella mostra di sé all’estremità di ogni fune.

La sfida

Alla fine delle dodici tirate si è aggiudicata la contesa il San Rocco Faenza, che rappresentava l'allora Borgo San Rocco (oggi rione Cento), con 23 punti. Secondo posto con 16 punti per i Grifoni di Trento, in rappresentanza del rione Brozzi, e a seguire rispettivamente con 14 e 8 punti l’Asd Arco di Trento e la Asd Isera di Trento, in rappresentanza rispettivamente del rione Ghetto e del borgo Poligaro (oggi rione Madonna delle Stuoie).

Tra le curiosità: per la prima volta nella storia ha rappresentato il rione Ghetto la famiglia Armani, padre e i due figli, di origine ebraica; e gli appena 62 secondi di durata della terza tirata, vinta dal San Rocco, nel contesto di una competizione che ha richiesto in media una durata di tre minuti per ogni tirata.

L’accompagnamento dei Canterini Romagnoli ha fatto da sfondo musicale alla manifestazione che poi si è conclusa alla sera con una cena alla quale hanno preso parte 130 persone.

Omaggio ad Abbondanti

L’evento è stato dedicato a Francesco Abbondanti, scomparso pochi anni fa. «Oltre a esprimere una profonda passione – lo ricorda il presidente della Pro loco, Mauro Marchiani –. Aveva di bello la sincerità e la coerenza, con la franchezza di dire sempre quello che pensava, senza remore. Una persona esuberante e sempre disponibile al confronto decisa a costruire sinergie per migliorare la qualità degli eventi, valorizzando pienamente il mondo del volontariato». A.R.G.

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