Gregge al pascolo davanti alla Coop. Multato il proprietario degli ovini

Cervia

CERVIA. «Alle ore 9.30, vicino al supermecato Coop, vi era una moltitudine di animali (circa una decina di ovini) senza che questi fossero condotti dal guardiano». Quello che può sembrare l’incipit di una favola o di un’originale pubblicità della nota cooperativa è in realtà la descrizione del verbale che settimane fa è stato notificato a un cervese dalla polizia municipale, all’ennesima segnalazione di qualche avventore sbalordito nel vedere un gregge incustodito brucare l’erba dalle aiuole di via Mazzotti Carli, o addirittura avventurarsi tra le auto del parcheggio del supermercato.

Una sanzione amministrativa di poco conto, che si aggira attorno ai 36 euro, ma che ha costretto suo malgrado il proprietario degli animali, dopo mesi e mesi di segnalazioni, a installare una recinzione per impedire che il gregge vagasse per campi e strade della zona.

Tutta “colpa” del caprone

La storia ha inizio circa tre anni fa quando il padrone – un coltivatore cervese doc in pensione, proprietario di un vivaio e di alcuni terreni agricoli a ridosso dell’area in cui di recente è stato costruito il supermercato particolarmente frequentato dagli abitanti della zona – ha deciso di prendere due pecore e una capretta. Lasciati fin dall’inizio liberi senza alcuna recinzione, gli animali non hanno mai dato problemi. Poi, più di recente, il coltivatore ha accettato in prestito da un conoscente un caprone. Evidentemente però le prestazioni dell’esemplare maschio sono state ben al disopra delle più rassicuranti aspettative, tant’è che nel giro di poco tempo gli animali sono diventati una decina. E la famiglia si è pure allargata nelle scorse settimane con due nuove nascite. Nonostante l’abbondanza di erba nei terreni del proprietario, il gregge ha iniziato a muoversi, spostandosi liberamente ogni giorno nelle aree vicine, dando vita ai primi problemi di gestione. Difficoltà, pare, vissute dal proprietario con una certa serenità; apprezzando lo “spirito anarchico” degli ovini, ha declinato gli inviti a installare una recinzione.

Le segnalazioni

Questa gestione più altoatesina che cervese ha via via attirato l’attenzione dei clienti della Coop. Tra foto postate nei social network con tanto di commenti tipo «ancora caprette al supermercato» e telefonate alla polizia municipale e alle guardie zoofile, gli agenti sono arrivati a casa del proprietario. Et voilà, fine della storia: verbale staccato e obbligo di installare un recinto. Ora gli animali brucano ancora l’erba, ma all’interno della proprietà e sotto controllo del “guardiano”. Con buona pace di chi, nella città del sale, era più avvezzo a veder gabbiani in volo che ovini al pascolo.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui