Parcheggiatore ubriaco chiede soldi agli agenti poi finge malore e fugge

Rimini

RAVENNA. Faceva il parcheggiatore abusivo, raccattando spicci dagli automobilisti ai quali indicava gli stalli liberi in piazzale Natalina Vacchi. E già questo sarebbe bastato per metterlo nei guai alla luce delle recenti applicazioni del decreto Minniti. Invece era pure ubriaco e non appena si è visto scoperto dagli agenti della municipale ha finto un malore, ne ha aggredito uno e si è lanciato in una fuga a piedi per le vie della città, finendo pure per danneggiare l’auto d’ordinanza. Una serie di circostanze che hanno portato all’arresto per Harrison Ibude – nigeriano 22enne in regola con il permesso di soggiorno – per resistenza a pubblico ufficiale e accattonaggio molesto.

Denaro chiesto anche agli agenti

I fatti risalgono a martedì. Poco prima di mezzogiorno due poliziotti in borghese hanno notato il ragazzo nella piazza della camera mortuaria mentre indicava ai conducenti il luogo in cui parcheggiare. E lo stesso ha fatto di lì a poco con l’auto d’ordinanza priva d’insegna sulla quale si trovavano gli agenti, avvicinandosi subito dopo richiedendo in modo insistente alcune monete. A quel punto i poliziotti hanno mostrato i distintivi, chiedendo i documenti allo straniero. Il ragazzo, vistosamente ubriaco, ha prima riferito di non averli con sè, poi ha cercato di divincolarsi non appena ha capito che sarebbe stato portato al comando per l’identificazione. Non riuscendo a liberarsi della presa di uno degli agenti, che lo aveva afferrato per un braccio, ha finto un malore e si è accasciato a terra, simulando dei conati di vomito. Vedendo che l’ispettore della Municipale si era chinato per vedere come stava, ne ha approfittato per torcergli il polso e scappare dopo averlo spintonato a terra.

La fuga

Il giovane è scappato a piedi verso via Missiroli, inseguito sia in auto che a piedi dagli agenti. La fuga è proseguita in via Carso, dove zigzagando per la strada ha pure rotto lo specchietto retrovisore dell’auto di servizio che lo stava tallonando. Solo a quel punto è stato immobilizzato e arrestato per resistenza e accattonaggio molesto. La misura restrittiva è stata comunicata al sostituto procuratore Silvia Zinniti. Dopo la convalida dell’arresto è stato condannato a quattro mesi e 20 giorni, mentre le monete “guadagnate” come parcheggiatore – 5,84 euro – sono state sequestrate.

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