Studi climatici e costa: Ravenna eccellenza europea

Ravenna

RAVENNA. Essere selezionati al corso di laurea non è semplice, i candidati quest’anno sono di 52 diverse nazioni. Del resto poter studiare nella massima eccellenza europea sulla gestione costiera e conseguire una laurea riconosciuta in tre Paesi è una possibilità ambita. Ma per accedervi bisogna iscriversi a Ravenna.

Da partner a protagonista

E’ l’Università di Bologna con sede a Ravenna, infatti, la capofila del master Wacoma (Water and coastal management) per il ciclo che si concluderà nel 2022. Ragazzi da tutto il mondo, con una base formativa eccellente, verranno da settembre nel capoluogo bizantino dopo essersi aggiudicati uno dei 22 posti per questo curriculum di altissima specializzazione. Una realtà che aveva visto l’ateneo della città coinvolto per anni, in partnership con altre istituzioni europee, ma che ora vede Unibo assoluta “attrice protagonista”.

La candidatura di Ravenna è stata perfezionata dalla professoressa di Fisiologia e coordinatrice del Campus, Elena Fabbri: «Abbiamo cercato di calibrare un curriculum caratterizzato da aspetti innovativi e di attualità e di cui sapevamo di avere eccellenti interpreti nella nostra università». Il master infatti – che è rivolto a studenti che abbiano già la laurea triennale o quadriennale – è incentrato sulla gestione dei rischi e della interazione con i cambiamenti globali e l’uso delle risorse. E a rafforzare la proposta ravennate, oltre a un coordinamento tutto al femminile – con i rapporti internazionali curati da Daniela Farinelli e il tutoraggio agli studenti sostenuto da Filomena Volpe – c’è il nucleo organizzativo formato dal Cirsa di via Sant’Alberto e dalla Fondazione Flaminia, che hanno poi allargato il progetto alla partnership di istituzioni (dal Comune di Ravenna all’Arpae e la Regione) e di imprese (la società ravennate di ingegneria Techno e la bolognese Lighthouse).

“Cervelli” da tutto il mondo

«La partecipazione al bando da parte di studenti è stata ampia – rileva Elena Fabbri –. Sono pervenuti ben 191 curricula in cui erano rappresentate 52 nazionalità. Ne accetteremo 22, con borsa di studio. Gli studenti svolgeranno il primo semestre a Ravenna, poi il secondo si terrà fra Faro (l’università dell’Algarve) per una Scuola intensiva sugli argomenti più attuali dei rischi in ambiente costiero, e Cadice, gli altri due grandi partner del progetto sostenuto da Erasmus Mundus». La laurea sarà quindi riconosciuta (cosa assai rara) in tre Paesi: Italia, Spagna e Portogallo.

Alleanze internazionali

E la competizione, infatti, non era mancata anche per aggiudicarsi il sostegno di Erasmus Mundus e il conseguente finanziamento di 3 milioni di euro da parte della Commissione Europea: «Siamo stati in competizione con altri 116 consorzi di università. Penso che abbia pesato, tra i vari addendi, anche la capacità di Daniela (Farinelli, ndr) di intessere rapporti e collaborazioni molto ampi con varie università e istituzioni in giro per il mondo – conclude la coordinatrice del Campus di Ravenna –. Ci avvarremo infatti dell’apporto del ministero delle Tecnologie brasiliano, dell’Università cubana dell’Oriente, di quella del Rio Grande do Sul (Porto Alegre), di quella di Vale do Itajaì (Santa Catarina), oltre che di quella del Consorzio internazionale Future Earth Coasts dell’ateneo irlandese di Cork».

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