Una discarica all’aperto nell’oasi naturalistica

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Una discarica a cielo aperto, nel territorio del Parco del Delta del Po, non è il migliore biglietto da visita per Lido di Classe, località che da qualche anno sta puntando con decisione anche al turismo ambientale, grazie a diverse iniziative che valorizzano il mare, la pineta e l’entroterra. Le bellezze naturali che circondano il lido sono una risorsa inestimabile e occorre tutelarle e salvaguardarle. Gli scatti fotografici di Omero Canali, vicepresidente del comitato cittadino, immortalano però una realtà molto diversa. A due passi dal verde, nella zona tutelata del parco del Delta, sono ammassati prodotti di ogni genere. Sul suo profilo Facebook, Canali accompagna le foto con un commento eloquente: “lo sfregio”. Perché di questo che si parla. Si vedono giocattoli di plastica, materassi, pellet e addirittura una lavatrice buttati uno sopra all’altro: «È uno schifo che non possiamo accettare – dice Canali –, tanto più che la zona ridotta a discarica si colloca ad appena un chilometro di distanza del centro visite Cubo Magico Bevanella, una struttura di riferimento per il turismo ambientale incastonato tra le oasi dell’Ortazzo e dell’Ortazzino. L’altro elemento inaccettabile è che Lido di Classe è dotato di una stazione ecologica in cui poter fare confluire tutti i rifiuti. Dista solo 2 chilometri dalla discarica abusiva. Dopo avere scattato le foto, ho lasciato sul posto un messaggio in cui ho indicato gli orari di apertura dell’isola ecologica. Bisogna avere rispetto dell’ambiente e se vogliamo incrementare il richiamo turistico del lido non possiamo tollerare episodi simili. Ci sarà un mezzo camion di giocattoli di plastica riversato a terra. È pura inciviltà».

I problemi

La discarica a cielo aperto non è il solo problema della località. A poche settimane dall’avvio della stagione la pineta a due passi da lido è in pessime condizioni: «La nevicata d’inizio marzo ha fatto una strage di pini – commenta Canali –. A ridosso degli stradelli e di alcuni sentieri il problema è evidente. Sono tantissimi gli alberi caduti a terra. Non è la pineta che siamo soliti ammirare, ci sono caos e disordine». In paese c’è poi preoccupazione per la manutenzione drastica effettuata sullo stradello principale della pineta che porta all’oasi naturale. In molto ritengono che l’intervento sia stato eccessivo e siano stati usati mezzi impattanti, con esiti molto negativi. (ro.art.)

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