Psoriasi: ne soffrono 11mila persone in provincia

Rimini

RAVENNA

Ravenna diventa per un giorno capitale della lotta contro la psoriasi. Alcuni luminari convergeranno infatti sabato alle 9.30 nella Sala Dantesca della biblioteca Classense per affrontare il tema La psoriasi: attualità e prospettive future. Il convegno, promosso dall’Unità operativa della dermatologia ravennate, vedrà fra gli altri gli interventi del professor Giampiero Girolomoni della clinica dermatologica dell’Università di Verona e del dottor Federico Bardazzi della clinica dermatologica dell’Università di Bologna, che parleranno della gestione e del trattamento della psoriasi moderata-grave.

Nella seconda sessione, incentrata sulla esperienza dell’Ausl della Romagna, porteranno il loro contributo i dermatologi Davide Brunelli (Cesena), Massimo Morri (Rimini), Franco Alessandrini (Forlì) e Michela Tabanelli (Ravenna).

In base agli studi compiuti, nella provincia di Ravenna le persone affette da questa patologia possono arrivare a oltre 11mila; mentre considerando l’intera Romagna, il numero sale a oltre 33mila casi. Il 10 per cento dei pazienti è colpito da forme moderate o severe e all’incirca il 30 per cento di loro può sviluppare un’artropatia psoriasica. Per questo negli ultimi anni è aumentata l’attenzione nei confronti della malattia, compresa la qualità della vita del paziente, che risulta “gravemente compromessa”. Pertanto occorre ricorrere a terapie in grande evoluzione.

Il direttore Antonio Ascari Raccagni e il dirigente medico Michela Tabanelli, entrambi della Uo di Dermatologia di Ravenna, spiegano la complessità della materia.

Quali sono le cause della psoriasi?

«Ancora non le conosciamo. Nel corso degli anni abbiamo sempre migliorato le terapie impiegate, ma non siamo in grado di risalire a ciò che può provocare questa patologia. In ogni caso la psoriasi può presentare un carattere familiare, ma non ereditario».

Quali i rimedi?

«La terapia della psoriasi varia in base alla sua gravità. Si parte dalla terapia topica locale, quando sono presenti poche chiazze, per passare alla fototerapia con lampade a ultravioletti, presente nei centri ospedalieri principali. Fino ad arrivare, per le forme moderate-severe, all’utilizzo di farmaci tradizionali sistemici».

Chi è affetto da psoriasi ha paura di evidenziare il suo stato?

«Questa malattia ha da sempre un impatto deleterio sul vissuto e sull’immaginario corporeo del paziente, tanto che si cerca di nasconderla nel miglior modo possibile. Ciò influenza negativamente la sua qualità della vita e ne condiziona molti aspetti quotidiani. Statisticamente, gli psoriasici sono affetti da una percentuale accentuata di depressione e hanno una minore soddisfazione per quanto riguarda la vita lavorativa e affettiva. Per questo è importante usufruire di trattamenti efficaci».

Che vantaggi offrono i nuovi farmaci biologici?

«I loro principali vantaggi sono la buona efficacia e l’assenza nella grande maggioranza di casi di danno d’organo, come capita invece spesso con i farmaci tradizionali. Inoltre, hanno un effetto immunosoppressivo “selettivo”, bloccando solo specifiche molecole».

Nella provincia di Ravenna la percentuale di ammalati di psoriasi è alta?

«L’incidenza di casi è allineata a quella dei paesi Occidentali. La percentuale di quelli trattati a Ravenna risulta elevata».

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