Accoltella il nipote durante una lite poi fugge: bloccato dai carabinieri

Ravenna

RAVENNA. Avrebbe atteso in strada il nipote che era andato a trovare un’amica. E quando se lo è trovato di fronte lo avrebbe aggredito con un coltello da cucina. Un colpo diretto al volto che il ragazzo ha schivato col braccio prima che lo zio scappasse con l’auto della ragazza, salvo poi tornare indietro e, alla vista dei carabinieri che nel frattempo erano stati allertati, salire su un’altra vettura di un conoscente su cui è stato bloccato dopo un breve inseguimento.

La ricostruzione

Un agguato per ragioni ancora oscure quello avvenuto nel primo pomeriggio di ieri a San Michele, su cui i carabinieri di Godo, insieme ai colleghi di Ravenna, stanno cercando di fare luce. Ignote al momento le motivazioni del diverbio che, alla luce dei precedenti dei due familiari, non si esclude possa essere ricondotto a questioni di spaccio; sia lo zio, parente di uno dei protagonisti coinvolti nella sparatoria nel piazzale dell’ospedale di tre anni fa, che il nipote, entrambi tunisini, sono infatti noti alle forze dell’ordine.

Stando a quanto ricostruito finora, pare che il 40enne abbia atteso il più giovane in via Carracci, una stradina a fondo chiuso vicino alla chiesa. L’impressione è che sapesse dove si trovava e che si sia recato lì appositamente. Ma evidentemente il chiarimento che cercava non ha portato a nulla; i due si sarebbero infatti accapigliati e durante la lite sarebbe spuntata l’arma che ha ferito il più giovane al braccio (usato dal ragazzo per parare il colpo). A quel punto il ferito sarebbe scappato a piedi per sfuggire all’aggressore, mentre lo zio è salito sull’auto dell’amica del nipote allontanandosi. Poco dopo però ha fatto inversione tornando sui suoi passi. Ma quando ha visto sopraggiungere le forze dell’ordine ha arrestato la macchina salendo su quella di una terza persona la cui posizione è al vaglio degli inquirenti. Con questa ha cercato di seminare i militari dirigendosi verso Godo ma è stato raggiunto e bloccato a metà strada.

Soccorso da un’ambulanza e portato all’ospedale, il nipote è stato dimesso con una prognosi di una quindicina di giorni. Visitato anche lo zio che presentava lievi lesioni da arma da taglio dietro la schiena; ferite che si sta cercando di capire come e quando si è procurato. Per lui la procura sta valutando quali misure cautelari adottare.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui