Frana di Biancanigo: vertice in Comune. Avviati interventi urgenti sul Senio

Faenza

FAENZA. Pioggia, neve e gelo hanno riattivato il fronte di frana sul fiume Senio in località Biancanigo. Lo smottamento ha occluso parzialmente l’alveo e si è temuto per la piena, transitata comunque senza conseguenze. Fin da sabato sono al lavoro ruspe ed escavatori della ditta Sem di Forlì, disposti con urgenza dal Servizio Area Reno e dalla Protezione civile intenti a ripristinare, tramite la posa di massi ciclopici, la porzione di golena franata e a stabilizzare l’argine danneggiato.

Si tratta dell’argine destro e la parte franata è nel comune di Faenza, mentre l’argine sinistro è in quel di Castel Bolognese, cittadina che sarebbe a rischio di un eventuale straripamento. Il fiume in pratica fa da confine.

Ieri mattina si è svolto un vertice in Comune a Faenza con il proprietario del terreno, i suoi tecnici e quelli dell'Unione della Romagna Faentina. Spetta infatti al proprietario rinforzare la collinetta da cui la frana ha origine. In esame è stata presa una relazione del geologo incaricato dal privato, e si sono presi accordi per interventi di prevenzione urgenti, attraverso la realizzazione di fossi.

Per quanto riguarda la messa in sicurezza duratura sono stati fissati ulteriori incontri onde definire quali opere mettere in cantiere.

«Pur nella difficoltà dell’emergenza – ha commentato l’assessore faentino Antonio Bandini – vorrei sottolineare la tempestività della risposta degli organi regionali, subito mobilitati per migliorare la situazione e attenuare i rischi con la piena in atto».

Il dissesto si era rivelato già nel 2014. Ed è da allora che si parla di un consolidamento efficace con il coinvolgimento del proprietario, il quale ha visto in questi anni inghiottito dal fiume o compromesso quasi un ettaro di terreno, divenuto alveo in una sua porzione, quindi demaniale. L’obiettivo è di mettere al sicuro non solo la restante parte agricola, ma anche la popolazione. F.D.

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