Via al progetto per allestire un'orchestra multietnica di liscio

Faenza

FAENZA. Al via il nuovo progetto musicale MigrArti 2018, organizzato da Materiali Musicali e Cosascuola di Forlì: «L’obiettivo dell’iniziativa – spiega Giordano Sangiorgi del Mei – è fondere l’universo del liscio romagnolo con le tradizioni musicali africane, unendo culture differenti sotto il segno della musica». Le selezioni partiranno sabato 31 marzo, con un casting cui possono partecipare tutti i tipi di musicista: «Protagonisti assoluti – racconta Luca Medri di Cosascuola – saranno i migranti di seconda generazione, che fanno parte a pieno titolo del tessuto sociale italiano. Anche per questo ci avvarremo della collaborazione con Acafò, l’Associazione camerunense di Forlì».

Performance live e dischi

Alla fine del percorso di selezione si arriverà a formare una vera e propria orchestra: «Probabilmente – prosegue Medri – la chiameremo Acafolk. Vorremmo prima di tutto sviluppare un’esperienza che possa poi diventare indipendente ed esibirsi in maniera autonoma, ma c’è anche la possibilità di registrare le performance live e produrre un supporto discografico».

Un progetto all’insegna dell’integrazione e dell’interculturalità, con l’ambizione di «rifondare – afferma Sangiorgi – il repertorio tradizionale della nostra terra, con il suo folklore, contaminandolo con sonorità ed arrangiamenti tipici del Camerun e di altri paesi africani».

Un team di supporto

Il risultato sarà sicuramente un mix inedito e stimolante, e per raggiungerlo MigrArti ha contattato una squadra di musicisti che seguirà la parte formativa: come guida del laboratorio è stato scelto Moreno Conficconi dell’Orchestra Grande Evento, già ideatore del progetto Extraliscio. Il carattere dell’iniziativa è quindi fortemente sperimentale e si ispira in parte al modello dell’Orchestra di Piazza Vittorio, formazione musicale nata a Roma nel 2002 e protagonista di esibizioni celebrate da critica e pubblico: «Sarebbe bello ricreare una versione romagnola dell’Orchestra di Piazza Vittorio» dice Sangiorgi.

Per ascoltare “Romagna mia” in salsa africana bisognerà ancora attendere qualche mese, ma per i musicisti che volessero partecipare, il bando pubblico è già aperto. M.D.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui