Corvetta: «Sportivi discriminati. Non possiamo andare a votare»

Ravenna

RAVENNA. «Vorrei andare votare il 4 marzo, ma sono a giocare una partita importante a Siena e non so se farò in tempo ad arrivare a Forlì entro le 23. Che nel 2018 si voti ancora con matita e carta solo nel Comune di residenza e solo domenica 4 marzo è uno schifo sul quale proprio non riesco a tacere». Antonio Corvetta, noto pallavolista ravennate ed ex giocatore della prima squadra di Ravenna (Marcegaglia 2010-2011 e Cmc 2011-2012), ora in forza a Spoleto in A2, sfoga la sua rabbia su facebook per denunciare una situazione che coinvolge tanti sportivi professionisti. «Qualcuno ha per caso pensato che c’è una intera categoria di lavoratori (sissignore siamo lavoratori) che nella migliore delle ipotesi potrà attraversare l’Italia in macchina per arrivare a mettere una “X” entro le 23? Gli altri (la maggioranza) potranno solo dire “mi dispiace avrei voluto votare ma non ho potuto”». Corvetta ha la residenza a Forlì, dove ha comprato casa nel 2002, anno in cui ha giocato in A2 nella Conad, mentre da sempre trascorre le estati nella casa di Marina di Ravenna. «Considerando che il 4 marzo la mattina dovrò allenarmi e il pomeriggio dovrò giocare a Siena alle 18, dovrei volare a Forlì appena finita la partita sperando che non duri troppo. Non so se ce la farò. Sono arrabbiato perché ci tenevo a votare, è un mio diritto oltre che un dovere, sancito dalla Costituzione. Non è democratico essere costretti a rinunciare, bastava poter votare anche lunedì». Corvetta si è informato e ha scoperto che esiste la possibilità di votare anche fuori dal Comune di residenza. «Sì esiste, ma questo privilegio è riservato a tre categorie di persone: chi è ricoverato in ospedale, chi fa parte delle forze dell’ordine, chi fa parte di una lista». Tantissimi gli sportivi ravennati, e non solo, che hanno commentato il post di Corvetta esprimendo la loro solidarietà.

Sofia Ferranti

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