Area ex Cisa, residenti preoccupati per i nuovi insediamenti commerciali

Faenza

FAENZA. Comparto Ex Cisa: giovedì sera l’amministrazione ha presentato alla scuola Don Milani il progetto relativo alla viabilità e le modifiche in corso. Erano presenti il sindaco Giovanni Malpezzi, l'assessore Andrea Luccaroni e il comandante della polizia dell’Unione Paolo Ravaioli.

Tra il pubblico (una sessantina di persone) c’erano i residenti delle vie Zara, Volpaccino, Vittorio Veneto e gli aderenti ad un comitato che ha espresso perplessità sulla proposta e richiesto di limitare ingressi e uscite all’area commerciale alla sola via Oberdan. Vorrebbero che via Zara, individuata nel progetto come secondo varco, fosse intesa solo come “via di fuga”.

Traffico e inquinamento

Le preoccupazioni riguardano l’impatto che il nuovo complesso commerciale avrà sulla zona: carichi di traffico in aumento, quindi inquinamento atmosferico e sonoro; difficoltà di ingresso alle abitazioni, sicurezza a rischio. Il probabile divieto di sosta su ambo i lati costringerebbe inoltre ad utilizzare una cinquantina di posti del nuovo comparto, ritenuti insufficienti e lontani. Lamentele sono piovute sul transito di tir per carico e scarico (che però utilizzerebbero solo via Oberdan). Qualcuno è convinto che il restringimento delle vie Vittorio Veneto e della stessa Oberdan, per ricavare le piste ciclabili e i parcheggi, sia oggi un ostacolo in quanto servirebbero quegli spazi più larghi che prima esistevano, per evitare intoppi e code, anche solamente quando si svolta a sinistra per esempio da via Vittorio Veneto in via Zara..

Una nuova strada

Luccaroni ha spiegato che nel comparto sorgerà una nuova strada da cui immettersi nei parcheggi del nascente Lidl e collegata a via Zara. Vi sarà inoltre una pista ciclabile interna collegata al sistema esterno. Una proiezione simulata sui volumi di traffico ipotizza nei giorni e ore di punta un aumento di 90 veicoli/ora proprio in via Zara. I parcheggi previsti saranno pubblici, il Lidl avrà un contingente di posti per i dipendenti e le operazioni di carico e scarico. Oltre al supermercato nell’area troveranno spazio altre due attività, comunque non alimentari (probabilmente commercio sportivo) di 1.000 mq ciascuna. Anche per queste vi saranno parcheggi di pertinenza. Sulla viabilità l’assessore ha detto che «il progetto può ancora subire modifiche e ha invitato a un tavolo anche un rappresentante di quartiere con delega per le istanze del comitato a cui si cercherà di dare ascolto in modo condiviso».

Il sindaco

Malpezzi ha ripercorso la vicenda della trasformazione del sito da produttivo ad altra tipologia previsto già nel Prg del 1996: «Una trasformazione passata attraverso un accordo ministeriale per favorire la riconversione e la nascita di Cisa 2 in via Granarolo. Un percorso che ha visto da una parte la bonifica di un’area industriale con amianto e falde inquinate ma dall’altra la perdita di 130 posti di lavoro». Sulle critiche sul concentramento di supermercati «non mi sono potuto astenere perché si tratta di un insediamento che nel libero mercato non richiede autorizzazioni essendo sotto i 1.500 mq: se lo avessi impedito avrei commesso un abuso».

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