Annullata la multa al flautista Klaus: nel verbale mancavano data e firme

Ravenna

RAVENNA. Esibirsi in strada a Ravenna senza permesso suonando il flauto traverso gli era costato un verbale da 150 euro. Ora, dopo quattro anni, la sanzione staccata dalla polizia municipale al musicista tedesco Klaus Peter Diehl è stata archiviata dal Comune.

La ragione sta tutta a monte: nel compilare la multa gli agenti si erano dimenticati di indicare l’ora dell’accertamento, e pure di firmare il documento, che doveva essere sottoscritto da tutti i vigili presenti.

Su questi punti e sull’ “indeterminatezza dell’accertamento” si è incentrato il ricorso dell’avvocato Andrea Maestri, che all’epoca si era offerto di tutelare gratuitamente il flautista, un po’ per amor di città. L’episodio aveva infatti suscitato numerose reazioni, smobilitando anche il consiglio comunale e facendo vacillare il regolamento previsto per gli artisti di strada.

La vicenda

Klaus Peter era arrivato in città il giorno di Pasqua, esattamente il 20 aprile 2014. Solitario giramondo, con un passato da concertista, si era posizionato in pieno centro vestito con frac e sandali, con tanto di cofanetto aperto a terra per le offerte dei passanti.

Durante l’esibizione alcuni agenti gli si erano avvicinati per verificare che fosse in possesso della Scia, la Segnalazione certificata di inizio attività, autorizzazione necessaria per le performance degli artisti di strada. Essendone sprovvisto era scattata la dovuta sanzione per un importo di 50 euro.

Una settimana dopo il flautista era tornato in città su invito del presidente di Asshotel Filippo Donati. Munito questa volta di regolare permesso si era posizionato per esibirsi in via Diaz e in piazza Einaudi.

E qui era arrivata la stangata. Nonostante l’autorizzazione, erano giunti altri agenti, che correggendo un errore di interpretazione sul primo accertamento avevano aggiornato la sanzione sulla base del più recente regolamento. Morale, la sanzione era stata triplicata di 150 euro.

L’avvocato

Soddisfatto l’avvocato Maestri, che stupendosi del tempo passato tra il ricorso e l’archiviazione spera ora di rivedere presto il musicista: «Mi auguro che legga la notizia sui media e torni presto in città - spiega divertito -, mi aveva promesso che in caso di vittoria mi avrebbe “regalato” un concerto».

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