Palpeggiatore seriale assolto perché incapace di intendere e volere
Al centro commerciale
In un caso, in un centro commerciale di Faenza, entrò in un camerino mentre una signora – costituitasi parte civile tramite l’avvocato Sara Parizzi del foro di La Spezia – era intenta a provarsi degli abiti, allungando le mani sul petto prima di scappare.
Toccate e fuga in serie che il codice penale qualifica come violenza sessuale. E di questo era chiamato a rispondere ieri in tribunale a Ravenna davanti al giudice Janos Barlotti e al sostituto procuratore Stefano Stargiotti in un’udienza in cui sono confluiti più procedimenti a carico dell’uomo, che qualche tempo dopo venne arrestato in flagranza dagli agenti della polizia di Faenza.
Libertà vigilata
Ritenuto incapace di intendere e volere, il 48enne assistito dall’avvocato Celestino Salami è stato assolto in quanto ritenuto incapace di intendere e volere. Un’incapacità totale certificata da due consulenze.
Visite e terapie
Il giudice ha però disposto quale misura di sicurezza la libertà vigilata dell’imputato per un anno con l’obbligo di sottoporsi a visite psichiatriche e terapie farmacologiche già intraprese e che hanno dimostrato funzionare; da quando ha intrapreso il percorso di cura, infatti, l’uomo ha dato prova di riuscire a tenere sotto controllo le proprie pulsioni. Rigettata di conseguenza la richiesta di risarcimento danni che era stata avanzata dalla parte offesa. Entro 90 giorni saranno rese note le motivazioni.