Il Comune promuove la prevenzione della corruzione

Cervia

CERVIA. Il Comune lancia il Piano triennale di “Prevenzione della corruzione”. Per redigere il documento si è avvalsa del contributo dei propri dipendenti, coadiuvati dal gruppo di referenti in materia. «Il lavoro è finalizzato ad identificare - spiega la Giunta -, attraverso una analisi di tutta l’attività dell’ente, i principali rischi di corruzione ed i relativi rimedi da applicare». Si intendono ora acquisire, con la consultazione pubblica del documento, «osservazioni e contributi da parte di tutti i soggetti interessati, in vista della elaborazione del testo definitivo». Fra i punti base del codice di comportamento, compare «l’obbligo di comunicazione e astensione in caso di conflitto di interessi per i dipendenti cessati e nella conclusione dei contratti». Il Comune promuove poi una «formazione sui temi dell’etica e della legalità, il rispetto dei tempi di conclusione dei procedimenti, la rotazione del personale, forme di tutela specifica per chi effettua segnalazioni di illecito». Scattano inoltre, in caso di procedimento, «la inconferibilità di incarichi dirigenziali e la incompatibilità specifica per queste posizioni». «Tutti i dipendenti partecipano al processo di gestione del rischio - si legge ancora -, e devono pertanto osservare le misure del Piano prevenzione della corruzione, la cui violazione costituisce illecito disciplinare». Il segretario del Comune Alfonso Pisacane è stato nominato dal sindaco quale responsabile della prevenzione e anche della trasparenza della Amministrazione. Inoltre assume il ruolo di responsabile dell’inserimento e dell’aggiornamento annuale degli elementi identificativi. «L’economia cervese gravita in larga misura sul settore turistico - recita ancora il documento -, con molteplici attività indotte, in particolare nel settore dei servizi, delle attività commerciali, dei pubblici esercizi e dell’artigianato. Tali settori sono certamente più esposti di altri al rischio di contaminazione da parte delle organizzazioni criminali. Per questo motivo il personale amministrativo deve vigilare. Dalla analisi del contesto territoriale emerge anche la necessità di svolgere una attività costante di controllo e vigilanza per contrastare l’abusivismo edilizio».

Massimo Previato

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