Rafal, ossigeno per i lavoratori

Rimini

RAVENNA. Una boccata di ossigeno è in arrivo per i lavoratori della Rafal del Gruppo Trombini. La grave situazione dell’azienda non è risolta, ma il ministero del lavoro e delle politiche sociali ha almeno sbloccato la cassa integrazione straordinaria per i 90 lavoratori dell’impresa di Piangipane, specializzata nella produzione di pannelli nobilitati e laminati, per il periodo compreso dal 14 gennaio 2013 a 23 luglio 2014. Ciò significa che arriveranno i soldi per il riconoscimento della cassa integrazione, andando così ad alleviare le sofferenze dei lavoratori.

Nei mesi precedenti i dipendenti della Rafal non hanno ricevuto un euro di ammortizzatori sociali e sono riusciti a tirare avanti solo grazie a un intervento delle banche che, tramite un accordo con sindacati e istituzioni, hanno anticipato ai lavoratori le somme previste dagli ammortizzatori.

Il riconoscimento della cassa integrazione è stato accolto con soddisfazione dall’assessore comunale alle attività produttive Massimo Cameliani: «Ringrazio il prefetto Fulvio della Rocca e l’onorevole Alberto Pagani per il forte impegno profuso che ha consentito di sbloccare in sede di ministero le autorizzazioni ai trattamenti di integrazione salariale che erano ferme da diversi mesi».

Il riconoscimento riguarda due tipologie di autorizzazione. La prima è di cassa integrazione straordinaria da parte del gruppo Trombini per crisi aziendale per il periodo 14 gennaio 2013 al 23 luglio 2013. La seconda è di cassa integrazione straordinaria per concordato preventivo, decorrente dal 24 luglio 2013 al 23 luglio 2014.

«Questa notizia - fanno sapere da Palazzo Merlato - rassicura anche il mondo bancario che, in gennaio, in Prefettura, su sollecitazione del Comune e della Provincia, si era impegnato a continuare ad anticipare le somme di integrazione salariale ai dipendenti in attesa della autorizzazione ministeriale».

«A questo punto - conclude Cameliani - siamo impegnati insieme con l’onorevole Pagani e i tre sindacati nazionali di categoria a richiedere al Ministero dello sviluppo economico l’apertura al più presto di un tavolo di crisi sui 4 stabilimenti del Gruppo Trombini presenti a livello nazionale».

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