Più tasse ai ricchi, ma non ci sono

Rimini

RAVENNA. Come promesso dal sindaco Fabrizio Matteucci il bilancio comunale 2014, in tempo di crisi, contiene la riduzione dell’addizionale Irpef con lo slogan: «Chi ha meno pagherà meno, chi ha di più pagherà di più». Ma a sorpresa Ravenna sembra non essere una città di Paperoni: sarebbero poco più di 500 i contribuenti con un reddito sopra i 75 mila euro (su una popolazione di 180mila persone), tanto che il Comune finanzierà l’operazione con 400 mila euro. L’aliquota attuale allo 0,6 scenderà per i redditi più bassi mentre per coloro che guadagnano più di 75 mila euro l’anno salirà in base agli scaglioni Irpef nazionali fino a un massimo dello 0,8. L’assessore al bilancio Valentina Morigi fa sapere che in città 53 mila posizioni fiscali su 90 mila si collocano nella fascia di reddito che va dai 12 ai 26 mila euro. Una sobrietà tanto diffusa rimanda purtroppo dritto al fenomeno dilagante dell’evasione fiscale. I numeri snocciolati dall’assessore parlano chiaro: «Lo 0,8 verrà applicato ai redditi alti ma al momento risulta che a guadagnare fra i 75 e gli 80 mila euro sono 340 persone; fra i 200 e i 300 sono 150; oltre i 300 mila solo 80. Chi attualmente guadagna dai 90 e i 100 mila euro paga 530 con l’aliquota allo 0,8 pagherà 670 euro. Coloro che guadagnano meno di 55 mila euro avranno una riduzione di 16 euro». «Non c’è da sorprendersi - sospira il sindaco - quando leggiamo le classifiche de Il Sole 24Ore sui redditi medi dei Comuni, Ravenna appare sempre dopo l’ottantesimo posto per ricchezza. Un dato dovuto all’evasione, ma su questo l’amministrazione a parte i controlli sulle richieste di iscrizione agli asili, ha ben poco potere». In base agli scaglioni Irpef per i redditi da 0 a 15 mila euro l’aliquota passa da 0,60 a 0,55; da 15 a 28 mila si ferma a 0,57; da 28 a 55 mila a 0,59; da 55 a 75 mila salgono a 0,75 oltre raggiungono 0,80. (c.b.)

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