Liceo Scientifico, inaugurato il museo didattico

Ravenna

RAVENNA. Questa mattina al Liceo Scientifico “A. Oriani” è stata inaugurata un’esposizione museale permanente di reperti biologici, botanici, animali nonché di antichi strumenti di fisica, originariamente presenti nei laboratori dell’istituto ed un tempo utilizzati per l’attività didattica.
La catalogazione dei reperti e l’allestimento espositivo sono stati effettuati dagli studenti di due classi del Liceo nell’ambito di un progetto di Alternanza Scuola Lavoro, sotto la guida di alcuni docenti di Scienze Naturali e di Fisica.Giuliano Casadei, già tecnico del laboratorio di fisica, ha coadiuvato nella catalogazione del materiale. L’esperienza è in corso di pubblicazione, come esempio di “buona pratica”, sul portale Museo Officina dell’Educazione (www.doc.mode.unibo.it/progetti) del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna.
Nella scelta della modalità di realizzazione del piccolo museo didattico, gli antichi reperti si coniugano con le più moderne tecniche espositive, posto che la descrizione dei vari oggetti è contenuta in un sito internet il cui accesso è reso possibile mediante un QR-Code affisso in ogni vetrinetta. L’esposizione è visibile anche accedendo all’home page del sito del Liceo.
Il piccolo museo rappresenta una preziosa testimonianza degli strumenti scientifici utilizzati nel tempo per dare “oggettività” all’esposizione teorica dei concetti e, al tempo stesso, introduce alle vicende degli scienziati, alle loro idee, allo svolgersi dei loro esperimenti.
L’esposizione è aperta alle visite degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, che potranno essere accompagnati dalle spiegazioni degli studenti del Liceo Scientifico, ma anche utilizzare direttamente i loro smartphone per leggere le schede illustrative dei reperti.

Sono intervenuti all’inaugurazione Roberto Ballardini, in rappresentanza della Cabot Corporation Foundation, che ha reso possibile l’allestimento, nonché i docenti referenti del progetto, Maurizio Baroni, Gianni Caniato, Nicola Merloni e Laurena Petrizzi.

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