Accoltellò e prese a morsi il rivale, il ricercato arrestato dai carabinieri

Rimini

RAVENNA. Si è presentato ieri mattina ai carabinieri di via Alberoni per costituirsi Ahmed Hammami, il nordafricano ricercato dai carabinieri per l’aggressione a un 26enne maghrebino avvenuta lo scorso 22 dicembre nello stabile abbandonato dell’ex Anic a ridosso del polo chimico, dimora di fortuna di stranieri e senza fissa dimora.

Le ricerche

Lo ha fatto sentendosi ormai braccato dai militari, che gli hanno notificato il provvedimento restrittivo emesso martedì scorso dal gip Janos Barlotti su richiesta del sostituto procuratore Daniele Barberini. Il giovane, assistito dall’avvocato Luca Donelli, è accusato di tentato omicidio per le lesioni provocate al rivale in amore.

Sembra infatti essere stata la gelosia la causa scatenante del duello rusticano di due settimane fa, quando insieme ad una terza persona si scagliò contro il connazionale con un coltello, staccadogli anche un frammento di orecchio a morsi.

L’agguato

L’allarme era scattato a metà mattina. Sul posto il personale del 118 trovò il 26enne riverso a terra, malconcio e sanguinante. Raggiunto da alcuni fendenti a torace e zona lombare, il ragazzo fu portato d’urgenza al pronto soccorso e operato. Durante il sopralluogo i carabinieri del Radiomobile e i colleghi del Nucleo investigativo trovarono a poca distanza dal punto dell’aggressione il coltello usato nel corso della lite. Arma impugnata e utilizzata per colpire zone vitali del corpo; da qui la contestazione di tentato omicidio.

All’arrivo dei soccorritori fu identificata anche una donna, una 40enne causa scatenante della violenta discussione. Nonostante in un primo momento fosse stato ipotizzato anche un regolamento di conti maturato nell’ambiente dello spaccio, col passare delle ore ha preso consistenza la pista passionale. Gli attriti tra i due connazionali sarebbero infatti sorti proprio per ragioni di cuore dopo che, secondo le prime indiscrezioni, l’italiana aveva trascorso la notte con il 26enne.

Stando a quanto ricostruito finora, pare che quella mattina la donna e il giovane ferito stessero passeggiando per strada con il cane al guinzaglio, un grosso pitbull, quando si è avvicinato l’aggressore. Il clima si è subito surriscaldato, i tre hanno iniziato a discutere quando a un certo punto l’arrestato, che pare avesse una stabile relazione con la donna, ha estratto il coltello scagliandosi contro il connazionale. Sarebbero poi seguiti calci, pugni e persino morsi tanto da strappare il lobo sinistro dell’orecchio al 26enne, che ha riportato anche la frattura della clavicola.

Dopo il pestaggio, Hammami di dileguò facendo perdere le proprie tracce. Sparito dai luoghi solitamente frequentati, sperava di poter allontanarsi non appena si fossero calmate le acque, ma quando ha capito che non avrebbe avuto vie di scampo perché i carabinieri lo stavano braccando si è consegnato ai militari.

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