Furto di farmaci, arresto convalidato. Il medico: «Ero schiavo dei sedativi»

Rimini

RAVENNA. Sentito per oltre un’ora dal sostituto procuratore Antonio Vincenzo Bartolozzi, il medico rianimatore del 118 arrestato nella mattinata di mercoledì dai carabinieri per furto e peculato in relazione alla sottrazione di fiale di sedativi ha ammesso gli addebiti spiegando di aver agito in quanto divenuto dipendente dalle benzodiazepine.

L’origine del disagio

Tunnel in cui l’uomo, un 61enne assistito dagli avvocato Carlo Benini e Silvia Brandolini, sarebbe caduto nel 2004 quando venne coinvolto in un’inchiesta legata a presunte morti sospette in corsia ai tempi in cui era in servizio nel reparto di rianimazione.

Vicenda giudiziaria da cui fu assolto ma che lo segnò profondamente.

Nel tentativo di uscirne, come spiegato dal diretto interessato al magistrato, iniziò a fare uso di quei farmaci, che in una prima fase avrebbe acquistato in farmacia.

Col passare del tempo però i quantitativi di libera vendita non sarebbero più stati sufficienti e per questa ragione avrebbe sottratto quelli di uso ospedaliero.

Esposto dell’Ausl

Era stata proprio una segnalazione alla Procura da parte della direzione sanitaria dell’Ausl che riferiva di presunti ammanchi di farmaci a far scattare le indagini.

Un esposto contro ignoti finito sul tavolo del procuratore capo Alessandro Mancini; da quel momento sono partiti gli accertamenti che hanno poi portato all’arresto del medico nell’ambito di un’indagine che ha coinvolto oltre ai militari dell’Investigativo e della Compagnia anche i colleghi del Nas di Bologna.

Arresto convalidato

Provvedimento restrittivo che nel primo pomeriggio di ieri è stato convalidato dal gip Janos Barlotti che ha disposto per il 61enne i domiciliari in una clinica per disintossicarsi.

Incastrato dalle telecamere

A inchiodare il medico professionista di lunga esperienza e riconosciuta professionalità - sono state le telecamere puntate in corrispondenza dell’armadietto in cui vengono custoditi i sedativi e che erano state posizionate in seguito all’esposto.

Le stesse che mercoledì mattina lo hanno ripreso quando, a inizio turno, ha prelevato quattro confezioni di fiale, successivamente sequestrate dai militari dell’Arma che lo hanno fermato e perquisito non appena è uscito dalla stanza, arrestandolo in flagranza di reato.

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