L'amante la lascia e lei se la prende con la "rivale": schiaffi e minacce

Rimini

RAVENNA. L’amante aveva deciso di interrompere quella relazione clandestina dopo essersi riconciliato con la donna alla quale era legato da anni. Una decisione che lei, donna ravennate di 49 anni, non aveva però accettato. E così da amante, secondo l’accusa della procura, si sarebbe trasformata in una stalker decisa a rendere un incubo la vita della sua “rivale in amore”, una barista ravennate 40enne.

Il tutto attraverso atti persecutori di vario genere durati mesi.

Ma nei giorni scorsi, su richiesta della procura, il giudice per le indagini preliminari Antonella Guidomei ha messo fine a quell’escalation di minacce e aggressioni firmando nei confronti della 49enne un’ordinanza che le vieta di stare a meno di 500 metri dalla donna. E se la 49enne dovesse sgarrare, questa volta, per lei ci sarebbe addirittura il carcere.

La denuncia

Stando alla versione della presunta parte offesa tutto sarebbe cominciato nei primi mesi di quest’anno, quando l’uomo decide di troncare quella relazione con l’“amante” e si riappacifica con la compagna di sempre. Tra i due torna il sereno, ma il lieto fine è ancora lontano. Perché è la 49enne a non accettare la decisione. E così – stando alla denuncia presentata in questura – comincia a rendere la vita impossibile alla barista. Il tutto con “chiamate mute”, messaggi pieni di insulti e anche minacce.

Pochi giorni dopo la donna si fa vedere fuori dal bar in cui lavora la donna. Passaggi veloci, sguardi lanciati da lontano. Nulla di esplicito, ma abbastanza per far cadere la donna in uno stato di comprensibile preoccupazione e ansia.

L’aggressione

Ma il peggio avviene nel luglio scorso. È sera quando la barista rincasa e nell’androne di casa si trova la “rivale” che l’affronta. Dalle parole si passa ai fatti. La barista viene strattonata e – stando alla sua versione dei fatti – presa per i capelli, poi le arrivano anche due schiaffi al volto. Da qui la decisione di rivolgersi alla polizia per fare denuncia. La donna viene sentita più volte in questura anche nei mesi successivi, perché gli episodi sarebbero continuati e nell’elenco degli atti persecutori finisce anche un danneggiamento alla sua auto. Una situazione che spinge il pm Antonio Vincenzo Bartolozzi a chiedere il divieto di avvicinamento ipotizzando il reato di stalking.

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