Anziani presi di mira, tre donne truffate in pochi giorni da falsi operatori

Rimini

FAENZA. Anziani sempre di più nel mirino di ladri e truffatori. In questa settimana sono stati tre gli episodi che hanno visto altrettante vittime, una a Solarolo e due a Faenza, segnalati dai carabinieri che sottolineano la crescita del fenomeno nel Faentino e non solo.

Falso dipendente delle poste

Il primo caso si è verificato a Solarolo ai danni di una signora di 86 anni che, in tarda mattinata, ha aperto la porta a due persone, molto gentili e ben vestite, che hanno dichiarato di essere dipendenti dell’ufficio postale che stavano visitando tutti gli anziani per rendere loro più agevole le pratiche di accredito della pensione. I truffatori hanno quindi chiesto alla signora di consegnare il codice fiscale e il bancomat (con relativo codice pin di accesso) che li avrebbero registrati in ufficio e che poi sarebbero subito tornati a riconsegnarli. Ovviamente i due individui si sono in realtà recati al bancomat più vicino e con la carta della signora hanno prelevato ben 1.500 euro. La signora ha ricevuto tramite sms della banca il messaggio del prelievo e ha capito di essere stata truffata.

Truffatori al telefono

Negli altri due casi, avvenuti entrambi a Faenza, è stata usata la cosiddetta “tecnica della cauzione” con la truffa che parte da una telefonata e che si conclude con la consegna di denaro a falsi avvocati. Ad essere truffate sono state in questo caso una signora di 82 anni e una di 84. Entrambe hanno ricevuto una telefonata da un interlocutore che ha dichiarato di essere delle forze dell’ordine, che chiamava poiché si era verificato un incidente stradale nel quale era coinvolto il figlio dell’anziana vittima. A questo punto è stato specificato che il figlio si trovava in caserma ma che a causa di problemi con l’assicurazione della vettura era necessario pagare subito una cauzione altrimenti sarebbe stato trattenuto e ci sarebbero state conseguenze. Alle donne è stato detto che bisognava consegnare 5.000 euro ad un avvocato che sarebbe passato a ritirarli. Non avendo a disposizione tutti i contanti, in entrambi i casi le vittime si sono recate in banca e hanno fatto il prelievo necessario per raggiungere la somma richiesta e lo hanno consegnato. Ad una delle due signore addirittura hanno detto che non bastava, ma che poteva consegnare anche dell’oro al posto del denaro che ci avrebbero pensato loro a risolvere tutto.

I consigli dei carabinieri

Visto il proliferare di questi episodi i carabinieri rinnovano alcuni consigli da seguire: prima di tutto non fidarsi mai di nessuno e non aprire mai la porta, secondo non consegnare mai denaro o oggetti preziosi ad alcun incaricato, terzo in caso di dubbio chiamare subito le forze dell’ordine. Ai dipendenti degli istituti di credito si chiede invece di essere più accorti e di insospettirsi quando arrivano in banca anziani che prelevano grosse somme di denaro. In quel caso occorre chiamare subito il 112.

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