Tardi interrogata sul bando turismo. Ora quattro indagati

Rimini

RAVENNA. Un corposo dossier a cui era seguito l’interrogatorio della firmataria dell’esposto, Samantha Tardi, un’ora e mezza di faccia a faccia in procura durante il quale la consigliera di Cambierà era entrata nel dettaglio del bando di gara sull’analisi reputazionale dei nove lidi ravennati vinto dallo Studio Giaccardi. Ecco l’origine dell’indagine che vede ora indagati per abuso d’ufficio quattro funzionari, inchiesta che conferma, se non ancora le accuse mosse dalla consigliera comunale, «che qualcosa di poco chiaro c’è stato – commenta Samantha Tardi –. La procura avrebbe potuto archiviare ma evidentemente le nostre perplessità espresse nell’esposto sono state prese in seria considerazione. Parliamo di indagati, non di condannati, dunque è ancora tutto da chiarire, ma questa inchiesta avvalora i nostri dubbi». Tra l’altro abbastanza circostanziati, visto che il dossier presentato a maggio scorso, entrava molto nel dettaglio del bando. E la procura, tra i tanti comportamenti ritenuti inopportuni da Cambierà, ma non penalmente rilevanti, ha trovato quello che invece potrebbe annullare il bando, oltre che mandare a processo i quattro funzionari: la mancata iscrizione nel registro delle imprese della Camera di Commercio dello Studio Giaccardi ritenuto requisito necessario per partecipare alla gara d’appalto.

Tra le inopportunità rilevate da Cambierà anche il fatto che lo Studio Giaccardi fu fra le cento aziende che firmarono il programma turistico dell’allora candidato sindaco Michele De Pascale.

«A questo punto ormai il lavoro oggetto d’appalto è in essere, sono già stati svolti seminari e workshop e raccolta dati ma riterrei opportuno, dal punto di vista politico, interrompere questa attività fino a quando la magistratura non farà chiarezza accertando che il bando sia stato espletato in maniera legale», conclude Samantha Tardi.

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