Preso a calci da una giraffa, condannato il Safari Ravenna

Rimini

RAVENNA. Multa di 1.500 euro (pena sospesa), provvisionale alla vittima di 5mila euro e rinvio in sede civile per la quantificazione del danno. È la sentenza con cui il giudice Federica Lipovscek (vice procuratore onorario Lorenzo Casalboni) ha chiuso il processo che vedeva alla sbarra il legale rappresentante della società Alfa 3000, che gestisce Safari Ravenna, assistito dall’avvocato Cristina Magnani (ieri sostituita dal collega Giorgio Vantaggiato). Il manager doveva rispondere del reato di lesioni, quelle provocate nel giugno del 2012 da una giraffa con un calcio a un addetto del parco che nel processo si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Enrico Passarelli.

La storia

L’addetto, un 43enne ravennate assunto da un mese nel parco faunistico, in quel periodo si era occupato spesso di un gruppo di giraffe appena giunto dall’Africa che doveva ancora ambientarsi al nuovo contesto di vita in cattività. Il pomeriggio dell’incidente però il ranger era stato impiegato per la manutenzione del parco e la sorveglianza di tigri e leoni, ma al termine della giornata di lavoro passò davanti al recinto delle giraffe di cui si stava occupando un collega.

Considerando che a quell’ora solitamente i grandi mammiferi si dovevano già trovare nel ricovero notturno, il ranger lo aiutò. Una giraffa però riuscì ad allontanarsi attraverso un varco. L’uomo si attivò immediatamente per riportarla indietro. Un’operazione che sulla carta non doveva rappresentare un particolare pericolo. Senonché quando ormai stava per “catturarla”, venne colpito alla schiena con un calcio da uno degli altri animali che a loro volta, probabilmente spaventati da un rumore, avevano iniziato a correre per fuggire dal recinto.

Brutte ferite

Quell’animale così aggraziato, che nessuno penserebbe mai di collegare ad una qualsiasi azione violenta, con quella zoccolata di danni ne aveva fatti tanti. Trasportato d’urgenza al Santa Maria delle Croci, al ranger i medici diagnosticarono una lacerazione al polmone destro, una contusione epatica e varie fratture.

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