Spariti prosciutti, salumi e formaggi per 100mila euro

Rimini

RAVENNA. Prosciutti, insaccati e prodotti lattiero-caseari andavano a ruba. Nel senso letterale del termine, visto che ogni settimana i prodotti sparivano senza che se ne seguisse un flusso di cassa. Ammanchi considerevoli, stimati tra i 30mila e i 50mila euro l’anno. Per questo i titolari del supermercato Conad delle Bassette si erano rivolti ai carabinieri per porre un freno ai furti. I militari dell’Investigativo hanno così avviato un’indagine che ha portato nella tarda serata di martedì all’arresto di un dipendente infedele sorpreso ad allontanarsi alla fine del turno di lavoro con generi alimentari per un valore di 400 euro.

Il giovane, Alessandro Gondolini, 29 anni, è stato infatti visto uscire dal supermercato con alcuni sacchi dell’immondizia che ha caricato sulla sua auto ripartendo a forte velocità. Nulla di anomalo in apparenza, visto che oltre che essere addetto al reparto macelleria il ragazzo si occupava anche dello smaltimento dei rifiuti.

Bloccato dai carabinieri (all’operazione hanno preso parte anche i colleghi del Norm di Cervia-Milano Marittima), la perquisizione della vettura ha permesso agli investigatori di appurare che il ragazzo aveva sottratto dal negozio 50 chili di merce tra prosciutti interi disossati, bistecche di fiorentina, pezzi confezionati di parmigiano reggiano e caciotte. Arrestato in flagranza per furto aggravato, il giovane è stato indagato anche per gli ammanchi precedenti; come riferito dal responsabile del punto vendita di via Achille Grandi, infatti, dal 2015 nel supermercato erano sparite grandi quantità di salumi e insaccati a cadenza quasi giornaliera. L’ipotesi è che i generi alimentari venissero rivenduti in cambio di soldi.

Ieri il 29enne - seguito dal Sert per uso di sostanze stupefacenti tanto che erano anche stati presi contatti con una comunità di Padova che si sarebbe occupata del suo caso - è comparso in tribunale per la convalida. Davanti al giudice Federica Lipovscek e al vice procuratore onorario Lorenzo Casalboni il giovane, assistito dall’avvocato Anita Keqaj, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nei suoi confronti sono stati disposti i domiciliari in attesa del ritorno in aula per il processo per direttissima, rinviato a giugno in seguito alla richiesta del legale dei termini a difesa per valutare eventuali riti alternativi.

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