Rifiuti, anche il secondo bando va deserto
La notizia è stata data nel tardo pomeriggio di ieri. La multiutility si è affidata a una nota essenziale per ribadire la scadenza dei termini per la presentazione di eventuali candidature per lo svolgimento dei servizi ambientali nella provincia di Ravenna a partire dal prossimo mese di aprile. «Non essendo pervenute candidature - commentano da Hera -, nonostante la stazione appaltante abbia tenuto in considerazione gli effetti economici derivanti dai maggiori oneri conseguenti alla recente firma dei rinnovati contratti collettivi nazionali di riferimento, Hera procederà con gli adempimenti e le opportune comunicazioni nei confronti delle Autorità di regolazione».
L’azienda nello stringato comunicato annuncia quali saranno le prossime mosse: «Coerentemente con la normativa vigente, Hera si attiverà immediatamente per l’avvio di una ulteriore fase, a evidenza pubblica, per la ricerca di operatori in grado di svolgere il suddetto servizio, considerando anche una diversa articolazione progettuale dei contenuti».
Hera annuncia dunque che qualcosa cambierà nella prossima gara; la questione però assume una connotazione sempre più preoccupante. Per la gestione dei rifiuti sul territorio non c’è pace. La miccia si è accesa nell’aprile scorso quando l’appalto venne vinto da Aimeri. I mesi successivi furono drammatici sia per la qualità del servizio che per le proteste dei lavoratori. La crisi portò a un ulteriore cambio con l’affidamento transitorio a un raggruppamento di imprese facente capo alla Ciclat. Ora bisognerà vedere cosa succederà. Nulla a questo punto può essere dato per scontato.