Merendi condannato all'ergastolo

Rimini

RAVENNA. Si chiude con la condanna all’ergastolo il processo a carico di Secondo Merendi. Era accusato di aver ucciso, il 13 aprile del 2015, la madre di 81 anni, Pia Rossini. La donna fu trovata con una corda di accappatoio stretta attorno al collo. «E’ stato un ladro», disse subito il figlio. Ma poi a incastrarlo sono state le perizie del Ris dei carabinieri. La donna in realtà fu uccisa da una stretta vigorosa con un braccio, come una mossa di judo. La cintura fu arrotolata in un secondo momento. E sopra gli investigatori hanno isolato solo il dna del figlio. Il movente per l’accusa era economico. Merendi si era giocato ai videopoker anche i soldi dell’anziana madre. La Corte ha quindi accolto la richiesta del pm titolare Stefano Stargiotti che, sulla base delle verifiche dei carabinieri del nucleo Investigativo, aveva chiesto l’ergastolo. Per Stargotti non c’era nessuna attenuante per il 58enne in ragione della condotta processuale manifestata: «Ha raccontato bugie sin dal primo istante». La difesa ieri, dopo la lettura della sentenza, ha annunciato il ricorso in appello.

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