Ubriaco e sotto l'effetto di droghe travolge un pedone e scappa

Rimini

RAVENNA. Ubriaco e sotto l’effetto di cocaina ha seminato il panico per tutta Mezzano. E dopo aver urtato alcune vetture durante un sorpasso azzardato, ha investito un passante che camminava lungo la ciclabile diretto verso la stazione. Ma anziché fermarsi a soccorrere il pedone - un 41enne nigeriano che ora lotta tra la vita e la morte al Bufalini di Cesena - il conducente dell’Alfa Romeo Gt - Jamel Boutartour, 25enne tunisino noto alle forze dell’ordine - è fuggito insieme alla ragazza che era in auto con lui, lanciando bottiglie di birra verso gli altri automobilisti che cercavano di fermarli. Dopo una prolungata caccia all’uomo tra le strade di campagna e le vie del paese, il giovane è stato bloccato dai carabinieri del Radiomobile. Difeso dall’avvocato Chiara Belletti di Bologna, al giovane arrestato sono stati contestati i reati di fuga e omissione di soccorso, lesioni personali stradali (fattispecie introdotta di recente insieme all’omicidio stradale, applicata per la seconda volta nel Ravennate), resistenza, violenza, minaccia e tentato furto per aver cercato di cambiarsi durante la fuga prelevando alcuni abiti dal garage dove si era rifugiato. Rintracciata anche la ragazza italiana che era con lui; zoppicante dopo l’incidente, è stata indagata a piede libero per omissione di soccorso.

Il caos si è scatenato poco dopo le 7.30, quando il 25enne è stato visto percorrere la Reale in direzione di Ravenna a forte velocità. Stando a quanto ricostruito dagli agenti della Polizia municipale intervenuti sul posto per i rilievi dell’incidente (che ha paralizzato per ore la statale), il ragazzo stava superando le auto in colonna quando, all’altezza di via della Stazione, è dovuto rientrare nella sua corsia per il sopraggiungere di un’altra vettura. Nella sterzata ha urtato un paio di macchine sbandando e finendo per scontrarsi frontalmente con una Peouget 206 con due donne a bordo che viaggiavano nella direzione opposta prima di sbattere contro un muretto e tornare sulla carreggiata. Durante quella carambola impazzita la macchina ha travolto il pedone, un operaio che si stava recando a prendere il treno per andare al lavoro.

Incuranti delle due donne ferite (per loro lesioni di media gravità) e del 41enne riverso sull’asfalto (soccorso dall’elimedica del 118, è stato ricoverato all’ospedale di Cesena in prognosi riservata), e a loro volta usciti malconci dall’incidente, i due sull’Alfa Romeo hanno abbandonato la vettura scappando a piedi verso la stazione; dopo aver superato i binari, si sono poi divisi facendo perdere le loro tracce in mezzo alla vegetazione.

Nel frattempo in zona sono state fatte convergere tutte le pattuglie dell’Arma. Dai dati dell’auto (nota ai militari perché in uso a soggetti con alle spalle guai con la giustizia) e sulla base delle descrizioni fornite dai testimoni, i sospetti dei carabinieri si sono subito orientati sul 25enne, domiciliato a poca distanza dal luogo dell’incidente da alcuni parenti. I militari si sono così portati vicino all’abitazione vedendo spuntare poco dopo il giovane che, alla vista delle divise, è sparito nuovamente.

Inseguito dalle forze dell’ordine, il nordafricano ha iniziato a scavalcare recinzioni e inferriate passando di cortile in cortile finendo per perdere i pantaloni (rimasti impigliati su una cancellata) e le scarpe prima di nascondersi in una rimessa dove ha cercato di cambiarsi prendendo alcuni vestiti trovati alla rinfusa. Probabilmente pensava di poter proseguire la fuga, ma i carabinieri non gliene hanno dato modo, circondando l’edificio e bloccandolo dopo che il giovane aveva cercato di colpirli.

Avendo rifiutato di sottoporsi all’etilometro, il 25enne è stato accompagnato al pronto soccorso di Ravenna per gli accertamenti tossicologici che hanno evidenziato tracce di cocaina nel sangue e un tasso alcolemico (0,61 g/l) che, a più di tre ore dall’incidente, era superiore al limite massimo consentito dal codice della strada.

E’ stata inoltre perquisita l’auto - a bordo della quale è stato trovato uno spray irritante di detenzione illegale che costerà al giovane un’ulteriore denuncia - e l’abitazione del ragazzo, accertamento che ha portato al sequestro di un machete e di 600 euro in contanti avvolti in una carta stagnola, somma su cui sono in corso accertamenti.

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