Bomba, evacuate 172 famiglie

Rimini

ALFONSINE. «Tutto secondo una procedura perfetta e coordinata, senza alcun inconveniente sia per i residenti, sia per gli operatori, sia per le forze dell’ordine intervenute a tutela di un corretto svolgimento di questa delicata operazione». E’ l’apprezzamento del sindaco Mauro Venturi nei confronti dei tanti volontari e forze dell’ordine coinvolti nella sinergica organizzazione predisposta per il brillamento - a cura degli artificieri - dell’ordigno di 500 libbre rinvenuto nei giorni scorsi in fregio alla Reale nei pressi di Taglio Corelli.

Favoriti anche dalle buone condizioni, diversi “curiosi” - tenuti a debita distanza - hanno voluto assistere alle operazioni di brillamento.

Il centro di comando delle operazioni, presieduto da Maria Rosaria Mancini della prefettura di Ravenna, si era insediato in municipio a partire dalle 7 di ieri mattina con i coordinatori - oltre che dei militari del genio guastatori - anche del 118, Croce rossa, Vigili del fuoco, Protezione civile, Forestale, carabinieri, Polizia di Stato, Polizia provinciale e Polizia municipale della Bassa Romagna.

Attivato, inoltre, a cura del personale dell’Ucbr - con compiti di assistenza alla popolazione e comunicazione - un Centro operativo.

Per permettere lo svolgimento delle operazioni in massima sicurezza, è stata effettuata l’evacuazione della popolazione residente nel raggio di 900 metri dal punto di brillamento - circa 172 famiglie - fra i quali due persone disabili, ospitate nel punto di accoglienza presso l’edificio in uso alla podistica alfonsinese e ai ballerini del gruppo “Milleluci”.

Durante l’operazione è stato inoltre interrotto il traffico ferroviario sulla linea Ravenna - Ferrara nel tratto interessato.

Una “operazione” iniziata, con una lunga e impegnativa fase preliminare, sabato alle 18, continuata all’alba di ieri, con lo scavo per “liberare” la bomba, inserendola poi, come spiegano gli esperti, in una cassetta di legno, definita “fornello”. Dopodiché intorno alla fossa è stata allestita una sorta di trincea con sacchetti di sabbia.

La prudenza, come è avvenuto in altri casi analoghi, ha richiesto tempi lunghi, tant’è vero che il brillamento è stato effettuato alle 13.05. Non con una esplosione spettacolare, come ci si aspettava, bensì con un botto appena percepito (a distanza di sicurezza), sollevando una nuvola chiara di appena 5-6 metri.

Osservando, per cautela, come disposto dagli artificieri, prima del “cessato allarme”, il tempo necessario per alcune verifiche del caso, come ad esempio la ricerca di eventuali schegge della bomba.

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