E' Masterchef mania, "assalto" a Barbieri

Rimini

RAVENNA. Folla in “delirio” per Bruno Barbieri, ospite d’onore dell’open day organizzato ieri all’Engim di Ravenna. Sì, proprio quel Barbieri, giudice inflessibile di Masterchef, il talent culinario più famoso d’Italia, e cuoco d’eccellenza con ben sette stelle Michelin. Un professionista che si è fatto da sé, lasagna dopo lasagna – il primo piatto che gli ha insegnato sua nonna – ed iniziando a lavorare su una nave da crociera a 18 anni, l’Oceanic. Testimonial d’eccezione della cucina emiliana romagnola in tutto il mondo, lo chef bolognese ha incontrato i ragazzi dell’istituto professionale ravennate, raccontando loro cosa vuol dire fare il suo lavoro e di come, con la giusta passione, si possano raggiungere risultati “stellari”.

«Il mio – ha spiegato Barbieri – è un mestiere difficile, che richiede impegno, passione ma anche molto sacrificio. Guardando la televisione, sembra un sogno, ma per arrivare dove sono ora ci ho messo 30 anni». Oltre alla gavetta, lo chef “pluristellato” ha sottolineato ai tanti ragazzi presenti l’importanza di «avere un sogno nel cassetto ed impegnarsi per realizzarlo. Il mio era quello di fare lo chef, ed eccomi qua. Ora voglio fare un film con Johnny Deep, e lo farò». Credere in se stessi e nelle proprie forze, questo il messaggio dello chef ai ragazzi dell’Engim, filosofia su cui si basa lo stesso talent di cucina. «A Masterchef è la stessa cosa, ci sono persone che fanno altro nella vita ma che, impegnandosi, cercano di realizzare la propria passione. Così deve essere per voi. Ci vuole coraggio di provare, di darci dentro, senza temporeggiare, altrimenti si rischia di essere persone mediocri. Non bisogna mollare mai, anche in tempi di crisi come questi».

Attaccatissimo alla sua Emilia Romagna, che definisce «il vero paradiso terrestre, con mare, sole, piadina», Barbieri, alla domanda su cosa pensa degli istituti professionali, ha risposto che «un tempo chi ci andava era chi non aveva voglia di studiare, ora è diverso. Si fornisce una preparazione concreta a questi ragazzi, in base a quello che realmente vogliono fare nella vita. Poi per quanto riguarda l’alberghiero, io, Cracco, Vissani, Cannavacciuolo, proveniamo tutti dal di lì». Sempre in giro per il mondo, alla scoperta di nuovi sapori ed ingredienti, Barbieri, il cuoco “nomade”, è stato poi assalito dai fan, in una vera e propria “Masterchef mania”. Poi, finito il tempo di foto e autografi, è sfrecciato via, verso nuove impegni, con quel suo perché, che, assicura, «contraddistingue tutti gli emiliani romagnoli. Noi siamo dieci spanne sopra tutti».

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