Blitz nella casa di appuntamenti

Rimini

RAVENNA. Una vera e propria “casa chiusa”, gestita da una maitresse 50enne di origine cinese che - secondo l’accusa - sfruttava tra quelle mura una sua connazionale 43enne.
La cinquantenne è stata arrestata in flagranza di reato dai carabinieri con l’accusa di sfruttamento della prostituzione al termine di un blitz eseguito ieri. A scoprire l’appartamento a “luci rosse”, sono stati i carabinieri della stazione di Savio che hanno messo anche i sigilli all’abitazione: un appartamento all’apparenza anonimo al secondo piano di una palazzina di Lido di Savio. L’inchiesta dell’arma era partita dopo la segnalazione di alcuni cittadini, ma i successivi appostamenti in borghese hanno da subito riscontrato un notevole flusso di persone. Da qui la decisione di uscire allo scoperto con una perquisizione. Una volta dentro la casa i carabinieri hanno scoperto che la donna, oltre a metterle a disposizione la propria abitazione, si era preoccupata di pubblicare annunci anche su siti per incontri hard. Inoltre era lei stessa a ricevere le chiamate dei clienti, a prendere gli appuntamenti e a incassare 50 euro per ogni prestazione. Dentro l’appartamento i carabinieri hanno poi trovato anche materiale che lasciava poco spazio all’immaginazione (quella investigativa). Come oggettistica varia, preservativi e telefonini che rispondevano ai numeri pubblicizzati sui siti di incontri. Inoltre sono stati sequestrati anche 400 euro. La donna si trova ora in attesa dell’udienza di convalida. Nei prossimi giorni i carabinieri sentiranno in caserma anche i presunti clienti (uomini di un’età compresa tra i 30 e i 60 anni) per avere la conferma dell’attività svolta dalle due donne cinesi.

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