Razzia alla concessionaria Moto Europa

Rimini

SANT’AGATA SUL SANTERNO. Una pila accesa che si muove nel buio. Poi più nulla, anche perché i ladri che nelle prime ore di ieri hanno fatto razzia alla concessionaria Moto Europa di Sant’Agata sul Santerno hanno isolato il salone espositivo tagliando le linee telefoniche (comprese quelle delle attività vicine) e strappando dal muro i collegamenti degli allarmi, mettendo così fuori uso le telecamere e segnali acustici.

In quel modo hanno avuto tutto il tempo per selezionare le moto da rubare «ben otto, scelte tra le più costose, da 25mila euro in su» spiega il titolare Romolo Baldi e relativi accessori. «Hanno devastato tutto, svestendo persino i manichini, portando via gadget e attrezzature. Ironia della sorte, è stato proprio usando i nostri attrezzi che sono riusciti a mettere a segno il colpo». Solo le due ruote avevano un valore di 150mila euro; e cifra analoga va messa in conto per il materiale sottratto e i danni provocati alla struttura. «Se tra tutto restassimo sotto i 300mila euro ci farei la firma» commenta sconsolato il proprietario della concessionaria.

E’ stato proprio lui ieri mattina a fare l’amara scoperta quando si è recato al lavoro. «Dall’esterno sembrava tutto a posto, ma mi ha colpito il fatto che i lucchetti fossero tagliati». Aveva subito pensato ad un tentativo di furto; d’altronde, da quando ha aperto nel 2005 un paio di volte i ladri avevano cercato di entrare nello stabile ma senza esito. «La nostra struttura è praticamente blindata; basti pensare che io stesso una volta ero rimasto chiuso dentro e ho dovuto chiedere aiuto per poter uscire. Lo stesso è successo ai ladri, che una volta entrati hanno dovuto spaccare tutte le porte con il flessibile per farcela».

Ad agire, senza dubbio una banda specializzata. Almeno una decina i componenti in azione secondo quanto ipotizzato dai poliziotti della Squadra mobile che si stanno occupando delle indagini. Gente esperta, che sapeva come muoversi e ben organizzata.

Entrati dalla sommità del capannone dove erano saliti sfruttando un ponteggio, i banditi sono poi saltati sul soppalco e, evitate le telecamere, alcune delle quali sono state spaccate, sono riusciti a calarsi all’interno della concessionaria. Solo per le moto dovevano avere a disposizione un paio di furgoni. «Ma saranno stati almeno tre - spiega Baldi - visto che solo con l’abbigliamento e i caschi ne avranno riempito uno». Poi la fuga indisturbata, non prima però di aver richiuso vetrata e cancelli in modo da non dare nell’occhio nel caso fosse passato qualcuno.

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