Donna si sposa con due uomini

Rimini

RAVENNA. Nel marzo del 2003 si era sposata con un palermitano ottenendo automaticamente la cittadinanza italiana, ma otto anni dopo (nel febbraio del 2011) era convolata a nozze di nuovo, questa volta in Marocco con un suo connazionale. Ma tra i due matrimoni non aveva mai ottenuto il divorzio e quando ha chiesto la trascrizione dell’ultimo matrimonio è finita nei guai: tanto che ora una trentenne marocchina residente nel Ravennate con il suo secondo marito rischia il processo per bigamia e una pena che oscilla da un anno a cinque anni di reclusione. Un reato decisamente singolare, ma ultimamente i casi di bigamia sono sempre di più, specchio di una società in continua evoluzione.

Il caso della marocchina era finito sulla scrivania del pm Stefano Stargiotti nel novembre scorso, quando i dipendenti dell’anagrafe di un Comune del Ravennate si erano accorti dell’anomalia. Sulla base della documentazione acquisita, il sostituto procuratore chiederà il rinvio a giudizio della donna alla quale nei giorni scorsi è stato notificato l’avviso di fine indagine. Non è però il primo caso avvenuto in provincia negli ultimi mesi.

Nell’agosto scorso la Procura di Ravenna aveva infatti indagato un 54enne senegalese che aveva chiesto la trascrizione del suo matrimonio in Italia, ma anche lui di mogli ne aveva due. Essendo in pessimi rapporti con la prima (sposata in Senegal nel 1983) aveva “scelto” solo la seconda, diventata sua coniuge nel 1995 sempre in Senegal. L’uomo - arrivato in Italia nel 1989 - aveva poi chiesto la trascrizione del matrimonio nel 2014 quando aveva avviato le pratiche per ottenere la cittadinanza italiana.

Il 54enne - difeso dall’avvocato Nicola Laghi – si era però difeso di fronte agli inquirenti. «Quando mi sono sposato due volte ero ancora senegalese - dichiarò l’uomo -. Ora che sono diventato italiano non lo farei, perché so che è proibito dalla legge. Ma prima cosa ne potevo sapere? In Senegal possiamo avere fino a 4 mogli».

Parole che, in effetti, non fanno una piega, ma il senegalese - così come la 30enne marocchina - rischia ora una pena da uno a cinque anni.

Sarà ora interessante vedere cosa decideranno i giudici, anche se recentemente una sentenza per un caso analogo - emessa dal tribunale di Bologna - ha sancito che il reato di bigamia può essere commesso solo da italiani che si sposano più volte in Italia o, al massimo, da stranieri che tentano di ricostruire in Italia un nucleo familiare con più mogli. Ma sul caso la giurisprudenza è in continua evoluzione. (c.d.)

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