SOLAROLO. Resterà chiuso un anno per lavori, da giugno 2017 allo stesso mese del 2018, salvo imprevisti, il ponte Felisio, sul fiume Senio. Il manufatto è in precarie condizioni da oltre un decennio ed è da tempo sottoposto a limitazioni al traffico pesante.
Le opere prevedono l’interruzione alla circolazione della sp n° 7 “Lughese” che collega Lugo alla via Emilia, sbucando tra Faenza e Castel Bolognese. Del progetto, dei tempi, della viabilità alternativa si è parlato in un incontro a Solarolo, in cui la Provincia, ente finanziatore e appaltatore dell’intervento, ha illustrato il percorso da attuarsi alle rappresentanze politiche e tecniche dei comuni di Solarolo, Cotignola, Castel Bolognese e Faenza, i cui territori sono principalmente coinvolti nell’operazione.
Attualmente è a buon punto il progetto esecutivo, che si prevede di approvare entro settembre, quindi seguiranno le procedure per l’affidamento dei lavori e la stipula dell’appalto. Il ponte fu realizzato dall’ex Genio civile ed è in esercizio del 1954, ma è dal 2003 che mostra fenomeni di degrado, per cui è stato sottoposto a continue verifiche.
«Si è reso necessario introdurre il divieto ai carichi superiori le 12 tonnellate per asse, tuttora vigenti - si afferma dalla Provincia -. Non è più rinviabile il ripristino della completa funzionalità, perché si prospetterebbero ulteriori limitazioni, fino ad una possibile chiusura».
Ecco dunque il progetto (per un investimento di 830mila euro) teso a «recuperare l’attuale opera, rendendola sicura rispetto alle norme stradali, in ottemperanza ai requisiti antisismici e ai carichi previsti per ponti di prima categoria».
Considerato che si andrà a operare su un ponte esistente, come è successo di recente per il ponte Lungo di Brisighella, i lavori non escludono incertezze, nonostante le accurate indagini e programmazioni preliminari. Non è prevista alcuna variante, bensì la totale chiusura della strada con deviazioni su itinerari alternativi da individuarsi da parte di un tavolo tecnico tra Comuni e Provincia.
Obiettivo del tavolo sarà di «ridurre il disagio dei cittadini e delle imprese del territorio» durante i lavori. All’incontro sono infatti emerse preoccupazioni per le criticità connesse alla chiusura totale in quanto «la rete viaria non offre sufficienti e valide alternative» ma è comunque stata condivisa «la necessità di procedere perché il degrado avanza e non è più possibile rimandare ancora».
Francesco Donati