Prostituzione nel centro estetico

Rimini

RAVENNA. A seconda dell’attività era prevista una “partita doppia”: regolare fattura per i massaggi tradizionali, pagamento in nero invece per le prestazioni erotiche non contemplate dal listino prezzi. E’ quanto hanno appurato i carabinieri che hanno posto i sigilli ieri mattina al centro estetico orientale di via Circonvallazione dei Goti, alle porte del centro.

L’operazione, frutto di un’attività di indagine che si è protratta per diversi mesi, ha portato alla denuncia delle titolari (due donne di nazionalità cinese) per sfruttamento della prostituzione.

Stando a quanto ricostruito, infatti, le dipendenti del centro (aperto da un paio di anni anche se di recente aveva cambiato nome) non si limitavano ad eseguire solo massaggi ma sarebbero state costrette ad effettuare anche prestazioni hot dietro il pagamento di un compenso in nero.

Un meccanismo scoperto dai militari anche in base alle testimonianze di alcuni clienti, intercettati all’uscita del centro estetico a luci rosse e che hanno raccontato cosa avvenisse all’interno del centro: i frequentatori venivano ricevuti dalla titolare che accompagnava gli uomini all’interno di una stanza dove potevano denudarsi e sdraiarsi sul lettino in attesa della massaggiatrice.

Le prestazioni lavorative, già di per sé ambigue, prevedevano verso la fine del trattamento una proposta di natura sessuale. Terminato il rapporto, i clienti pagavano la prestazione ordinaria alla cassa del negozio ricevendo una regolare fattura dalla titolare, mentre l’extra erotico veniva ovviamente saldato in contanti e senza il rilascio di documentazione fiscale.

I militari hanno inoltre studiato la situazione societaria del centro massaggi ed eseguito controlli anche di natura amministrativa al fine di identificare l’organigramma e il tipo di vincolo che legava le titolari alle dipendenti che pare trascorressero quasi tutto il giorno all’interno del negozio; sembra addirittura che dormissero all’interno del centro, eventualità in corso di accertamento e che, se confermata, darebbe luogo a responsabilità penali ancor più gravi per le titolari.

Nei mesi scorsi sempre i militari del Nucleo operativo radiomobile avevano chiuso per la stessa ragione un centro estetico in via Murri, blitz nel corso del quale sorpresero una delle massaggiatrici mentre stava eseguendo una prestazione “extra” ad un cliente. Poche settimane fa invece ne era stato sequestrato un altro a Lugo.

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