Strade a pezzi, pioggia di cause

Rimini

RAVENNA. Procedimenti penali e richieste di risarcimenti in sede civile cadono a pioggia sui dirigenti dell’area Infrastrutture civili del Comune di Ravenna. Otto al momento le prime e da 160 a 180 le seconde, che possono trascinarsi per anni e anni nelle aule di tribunale.

E’ la situazione paradossale sulla quale hanno tenuto ieri a richiamare l’attenzione l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Corsini e il sindaco Fabrizio Matteucci, insieme ai dirigenti interessati. Paradossale perché le strade del territorio comunale sono in cattive - e in alcuni casi anche pessime - condizioni e le risorse per le manutenzioni sono risicate, mentre nella casse comunali si accumula un “tesoretto” intoccabile che si aggira sui 50 milioni di euro.

Colpa del patto di stabilità che vincola gli investimenti, insistono da palazzo Merlato.

Ma - se pur le aspettative sul neo premier Renzi, sindaco fino all’altro giorno, siano alte - per ora il patto di stabilità resta, e allora l’assessore Corsini torna a ribadire la possibilità, sempre meno remota, di mettere in atto «interventi choc» come la chiusura di «strade anche ad alta percorrenza» che stanno cedendo, laddove sia alto il rischio «per la pubblica incolumità» e non sia possibile un’adeguata manutenzione.

I tratti attualmente più a rischio sono in città via Berlinguer e via Michele Pascoli, e fuori città via Trieste e le strade del porto. Per queste ultime è già stato finanziato un primo stralcio di lavori per 1 milione 600mila euro, in attesa di essere appaltati.

Del resto provvedimenti di chiusura di alcuni tratti viari, o di limitazione della velocità a 30 km orari o di autorizzazione al transito per i soli residenti sono già stati adottati in alcune zone del forese.

Corsini illustra nel dettaglio in che ordine di cifre si misuri il gap fra il fabbisogno economico per la miglioria della rete viaria comunale e le risorse disponibili. «Per quest’anno per la manutenzione abbiamo messo a bilancio, per la parte corrente, 4 milioni e mezzo di euro - compresa la segnaletica e il piano neve; uno sforzo che supera di molto il budget precedente, che era di 3 milioni di euro per il 2013. Ma per portare tutte le strade a un livello ottimale di milioni ne servirebbero 326. Con le nostre risorse possiamo portare al livello ottimale l’1,3 per cento delle strade comunali, pari a 13 chilometri».

Non potendo mettere mano al “tesoretto”, spiega Corsini, si potrebbero ottenere maggiori risorse o vendendo parte del patrimonio, o incassando oneri di urbanizzazione, crollati però a causa della crisi edilizia perdurante.

Sulle alienazioni però il sindaco Matteucci è categorico: «A vendere azioni di Hera oggi, il Comune ci rimetterebbe». Il riferimento al cavallo di battaglia del consigliere Alvaro Ancisi è tutt’altro che velato. (el.dem.)

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